Il Comune e la polvere sotto il tappeto

Il Comune e la polvere sotto il tappeto

(...) con tanto di interrogatori e di ricerca di prove per riuscire a risolvere il problema ed evitare che i bimbi (e gli anziani e gli adulti) nuotino in mezzo allo scarico di una fognatura che, ogni volta che getta il suo contenuto in mare, richiama centinaia di pesci. Ma non credo si tratti dei pesci che fanno la felicità dei pescatori, nè quella dei biologi marini.
Ora, non è detto che il problema si risolva oggi. Ma, certamente, resteremo con il fucile (pinne ed occhiali li abbiamo lasciati sugli scogli impauriti dalla quantità dei poco simpatici pesciolini) puntato per controllare che l'inchiesta dell'assessore Garotta abbia buon fine e perchè il mare torni ad essere pulito, senza rischio per chi ci si tuffa.
Nelle scorse settimane, abbiamo assistito allo scontro fra Legambiente che accusava il mare della Liguria di essere sporco e la Regione che ribatteva che i prelievi della Goletta Verde erano fatti apposta alle foci dei fiumi dove c'è inquinamento e dove i controlli dell'Arpal non avvengono, mentre i campionamenti seri dell'ente regionale di controllo parlavano di 97 campioni di acqua pulita su 100. Altro che i 15 sporchi su 18 denunciati da Legambiente.
Eppure, una scena simile, più degna delle peggiori delle acque portuali che di una spiaggia certificata dal Comune, non meritava interventi istituzionali, ma solo minimizzazioni. Fino alla telefonata, graditissima e cortesissima, di Valeria Garotta. Che, dicevamo - pur essendo iscritta al Pd ed essendo stata eletta sotto le sue insegne in consiglio comunale, prima di dimettersi per fare l'assessore - non è un politico e ha una professione. Ed è il suo vero valore aggiunto.
Perchè la 34enne assessore all'ambiente genovese, che ha una bimba di due anni, ha studiato proprio le materie che stanno alla base della sua inchiesta per scoprire come mai il tubo scarica in mare, laureandosi in ingegneria civile idraulica: «Mi piaceva fin da bimba giocare con mia sorella Stefania a deviare i piccoli ruscelli di montagna». Poi, cinque anni di specializzazione in idraulica fluviale e, oggi, un lavoro in una società di ingegneria dove si occupa di ricerca e sviluppo per conto di Ansaldo Energia.
Nei suoi santini elettorali, la Garotta scriveva: «Mi piacerebbe fare della tutela dell'ambiente un'occasione di sviluppo per la nostra città, a partire dalla salvaguardia dei corsi d'acqua, del litorale e del verde». Oggi ha l'occasione di mantenere l'impegno con gli elettori, liberando il mare fra Quarto e Quinto dalla vergogna di una fognatura a cielo aperto. Dopo il positivo precedente dello sgombero immediato delle alghe che coprivano completamente la spiaggia davanti ai giardini Bolivar, all'altezza della trattoria del Bai, sempre in seguito a una denuncia del Giornale.
Intanto, comunque, ringraziamo l'assessore della cortesia e della prontezza nell'intervenire, comunque rara.

Ma, non basta. E, ovviamente, la terremo d'occhio e monitorata fino alla soluzione definitiva del problema.
Con una promessa: appena scopriremo il colpevole lo manderemo a fare un bagno. Magari proprio davanti al suo scarico.

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