il dibattito in redazione

2IL CASO ESSELUNGA
Perché sopportiamo

il predominio della Coop?
Da mesi si può notare che le aiuole di Corso Italia sono curate con l'intervento finanziario di Esselunga. E di questo dobbiamo essere grati viste le condizioni di queste negli ultimi anni. È il massimo secondo me, la ditta offre un servizio alla città ma non riesce ad offrire i suoi prodotti alla cittadinanza. Il Comune anche qui ne approfitta, come fa con Cemusa che dà gratis (o quasi?) le pensiline alle fermate degli autobus in cambio dell'utilizzo della pubblicità (in alcuni casi anche quella del Comune - vds acqua del bronzino...) e nessuno si preoccupa che queste non sono per nulla adatte al clima di una città come Genova
A Genova simo costretti a subire i prezzi di Coop che condizionano anche la catena Basko. O no?
In questo periodo di crisi penso che molti abbiano notato che per una spesuccia che dura sì e no due giorni si spendono minimo 50 euro e utilizzando i prodotti in offerta.
2RISPOSTA A UNA LETTRICE
La mia guida pratica

per innamorati cronici
Rispondo a una lettera della signora Renata Mucci pubblicata su il Giornale martedì 4 gennaio. Riconoscere l’amore è semplice.
1) Quando lo vedi ancora il ragazzo che hai conosciuto 40 anni fa e voi due scherzate come due bambini che si fanno i dispetti.
2) gioire (!) quando vince il Genoa e tu sei juventina (da curva).
3) Dormire (quando non sei con lui) con la sua foto sotto il cuscino
4) Sentire le farfalle nello stomaco quando sul telefonino appare il suo nome.
5) Andare a dormire col suo pigiama (anche se non sei per niente sexy).
6) Scrivergli ogni tanto un bigliettino (come nei primi tempi) con ancora: «Ti voglio tantissimo bene» e non TVB (come fanno oggi).
7) Sentire il cuore in gola quando vai a trovarlo e sali le scale (non per affanno ma per l’emozione) che tra pochi minuti lo rivedrai.
8) Ricordarsi parola parola cosa vi siete detti il primo giorno che casualmente vi siete incontrati al bar.
Potrei continuare all’infinito, ma credo sia sufficiente così.
Grazia - Finale Ligure
2PARROCI CONTRO
«O Sole mio» è blasfemo

e «Bella ciao» no?
A Napoli Katia Ricciarelli ha cantato «O Sole Mio» in una chiesa nel concerto dell'Epifania. Il parroco ha disapprovato categoricamente l'iniziativa. «È un brano profano» ha detto. Da notare che il brano rappresenta un inno alla vita perciò al Creato. Che qualcosa c'azzecca con le Chiese.
A Genova invece il famoso «prete rosso» Don Andrea Gallo ha cantato all'altare della Chiesa «Bella ciao», inno dei Partigiani. Nessuna riprovazione da parte di chicchessia.
Adesso attendiamo che qualcuno canti «Bandiera Rossa». Tanto, visto l'andazzo...
Giuseppe Torazza
2GIOCO-SONDAGGIO/1
Deterrente per chi vuol fare solo giochi «politici»
Caro Massimiliano, in riferimento al nuovo sondaggio-gioco de il Giornale, che questa volta sarà incentrato sulla realtà dei Municipi della città di Genova, vorrei sottolineare quanto il Giornale stia assumendo sempre più iniziative molto valide, positive e lungimiranti, soprattutto nel campo della politica, anche in vista delle prossime elezioni amministrative che si svolgeranno nel 2012. Il sondaggio de il Giornale che si muove dal Comune alla Provincia ai Municipi è un deterrente fondamentale per capire l'orientamento non solo dei candidati ma anche degli elettori e per poter finalmente discutere di politica in un modo molto semplice: dialogo tra le varie parti politiche che rappresentano Genova e Liguria e gli elettori, tra candidati e cittadini. Se questo non è un tentativo di radicamento sul territorio, non saprei come altro definirlo.
Roberta Bartolini
2GIOCO-SONDAGGIO/2
L’appoggio vero

a chi lavora con la gente
Caro Massimiliano, in questo gioco dei Tagliandini Municipali, mi preme ringraziare Te e la Comunità del Giornale per il sostegno politico e umano che mi avete dato in questi sei mesi di mandato. Ora avvicinandosi la data del 28 gennaio (scadono i 30 giorni per formare una Giunta) è giusto fare un piccolo bilancio. Un bilancio che parte da alcuni punti fermi che vanno dal riconoscimento del ruolo degli organi municipali (dal vicepresidente del Consiglio ai presidenti di Commissione) e del Consiglio stesso alla necessità che l’attività municipale sia improntata a criteri di trasparenza e legalità. Cose magari scontate ma che ho ritenuto prioritarie. In questo senso ho dato il via ad operazioni di comunicazione attraverso il sito internet e con incontri di «piazza» con lo scopo di fare conoscere a tutti cosa è il Municipio, cosa può fare e cosa possono fare i cittadini per la loro Comunità Municipale. A livello di territorio si sono svolti decine e decine di sopralluoghi sul territorio in ogni sestiere (importante è stata la collaborazione con il Presidente della II commissione Elio Salterini). Sempre relativamente agli aspetti di vivibilità territoriale sono partiti i Tavoli di Lavoro che dalla Maddalena e Pré hanno toccato buona parte del Municipio. Tavoli che hanno visto l’incontro fra le Istituzioni, i rappresentanti dei cittadini e dei commercianti con lo scopo di affrontare in maniera efficace le varie problematiche. Sul piano sociale si è favorito l’approfondimento del rapporto fra il nostro Distretto Sociale e la rete dei Centri di Ascolto. Sul piano delle situazioni urgenti il Municipio è stato presente sulle tematiche più varie cercando e riuscendo come nel caso del «Cup di via Bari» di fare sentire le ragioni del territorio. Importante è stata la collaborazione con i singoli assessorati comunali e con le altre realtà Istituzionali. Sul fronte dei lavori Aster si è definito il programma 2011 e il calendario delle ultime opere 2010. Nonostante i problemi di numero legale si è riusciti a dare il parere sul Bilancio e sul Piano Triennale. Sul fronte dei locali associativi di è dato il via ad un’operazione di monitoraggio per vedere l’utilizzo reale di queste strutture. Su realtà come il Lagaccio non ci si è fermati solo alla questione moschea (su cui il Municipio si è già espresso con atto Consigliare) ma si è cercati di essere presenti sulle tante altre problematiche favorendo il confronto fra le varie realtà. Sul fronte educativo ringrazio i componenti del «Patto Scuola» per la volontà di renderlo sempre più fecondo e propositivo. A questo proposito voglio confermare che il campo educativo è per me la questione vitale per determinare lo sviluppo del territorio. Sul fronte economico ho dato vita ad una serie di incontri tesi a vedere come trovare sinergie e come riuscire a stimolare il più possibile azioni comuni e condivise. Nell’ambito della buona amministrazione ringrazio il Consiglio per avere votato la richiesta di spostare i nostri Uffici in locali di proprietà comunale risparmiando circa 40 mila euro di affitto.
Tutto questo nell’ottica dell’importanza che può avere l’azione di un Municipio sulla quotidianità della vita e sull’approccio alla politica di tutti i cittadini. A questo proposito se pensiamo all’effetto devastante che può avere la percezione di un atto municipale non perfettamente trasparente o comprensibile sulla Comunità possiamo ben capire l’importanza di questo primo livello dell’amministrazione pubblica. A livello di coalizione confermo la mia fedeltà ai principi che uniscono le donne e gli uomini del Centrodestra e a livello di Consiglio Municipale sono consapevole e rispettoso del mio ruolo Istituzionale e delle responsabilità che ne conseguono.
Tornando a casa nostra penso che la storia di questi anni di Centro Est dimostri quanto sia importante aprire le porte dei Municipi ai giovani e in questo senso invito a scrivere il nome di uno dei tanti «under 30» che animano i nostri banchetti e le nostre attività. Tutto questo ricordando che se vogliamo diventare forza di governo credibile e vincente non dobbiamo cadere nella politica «delle paure» ma dobbiamo sposare la politica dello sviluppo e della condivisione. Tutto questo facendo sentire la nostra voce sia in termini oppositivi che in termini propositivi.
Enrico Cimaschi
Presidente Municipio 1 Centro Est
2TEATRO CARLO FELICE
Le ragioni tecniche

del commissariamento
Con riferimento all’articolo apparso in data 18.01.11 dal titolo «Teatro a rischio commissariamento» relativo alla situazione economico patrimoniale della Fondazione Lirico Sinfonica Carlo Felice mi corre l’obbligo di trasmettervi alcune precisazioni in merito alla parte economica di difficile interpretazione anche per chi è dentro alla materia.
In particolare, il limite previsto dalla Legge per un eventuale commissariamento legato al debito patrimoniale è del 30% e non dei due terzi. Conseguentemente, qualora il debito patrimoniale rimanesse attestato sui 16 milioni e oltre, cosa probabile a fronte della situazione in cui versa il Carlo Felice vuoi per i tagli al Fus vuoi per i ritardi nelle sponsorizzazioni di privati che ci auguriamo possano arrivare per lo meno per questo anno, si verificherebbero le condizioni per un commissariamento.
In merito alla «Due Diligence» commissionata alla società Deloitte, tengo a precisare che l’idea nacque da una proposta del dottor Garrone e la stessa venne scelta nell’ambito di tre nominativi.
Con attinenza all’aspetto legato ai Contratti di Solidarietà, operazione portata a compimento dal dottor Fossati su deliberazione del Cda, tengo a precisare che mi sono sempre espresso in maniera contraria in quanto ritengo che la riduzione del 40% dell’orario di lavoro prevista appunto dai Cds nel contesto di un teatro lirico-sinfonico soprattutto in relazione alle masse artistiche, potrebbe inevitabilmente provocare limitazioni alla qualità del prodotto e determinare nel personale tutto uno stato di disagio e di disaffezione.
Non entro nel merito di quelle che erano state le proposte mie e del dottor Sergio Maifredi sulle quali se ve ne sarà l’occasione e l’opportunità avremo modo di esprimerci.

Grato per l’attenzione, chiedo gentilmente che questa mia, nei limiti dello spazio e della disponibilità, possa essere riportata a integrazione dell’articolo citato.
Mario Menini
consigliere amministrazione
teatro Carlo Felice

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