il dibattito in redazione

2CASO FINCANTIERI

La Liguria rischia di diventare

un «cronicario per anziani»
Gli esponenti PD, incolpano l’attuale Governo e alcuni esponenti politici dello stesso, di «non aver mantenuto le promesse», un esponente politico del PD di Sestri Levante ha perfino accusato la Lega Nord, di voler privilegiare, per fini elettorali, la presenza dell’azienda a Nord-Est. Io personalmente non accuso nessuno. Ma se in Liguria negli ultimi due anni sono stati persi decine di migliaia di posti di lavoro, penso che perderne altri sarebbe una catastrofe per tutta la politica ligure. È risaputo inoltre la vocazione industriale statale e/o parastatale della Liguria. E se in una regione come la Liguria, lo Stato Italiano decide di disinvestire, significa che il futuro del nostro territorio è quello di diventare il «cronicario per anziani» del nord ovest d'Italia.
Quello che urge in questo momento alla Liguria è che Bono perda questo braccio di ferro con il Governo e le istituzioni locali.
Ribellarsi a questa decisione scellerata, è un dovere civile di tutti.
L'indifferenza è peggio della ribellione che può essere manifestata in moltissimi modi anche senza scendere in piazza.
2PROSPETTIVA

Genova ha i mezzi per sviluppare

un nuovo progetto economico
Caro Massimiliano, i legame fra la città, lo sviluppo e la crescita economica negli anni ha subito una svolta che nei fatti si è tradotta in criticità occupazionali non ancora risolte la volatilità degli eventi economico, politici e sociali ha avuto una forza tale da generare un modello di globalizzazione in movimento continuo. I processi ed i cicli economici trovano solide radici in un sistema forte alimentato da imprese che sanno creare valore sul territorio e che sanno fare utili in tutto il pianeta. Il caso Fincantieri sta esplodendo in tutta la sua drammaticità e complessità. Non si può far finta di nulla, non si può non vedere e non si può negare quello che è.
Genova e la Liguria sono quasi in ginocchio! Questa è l’amara realtà di una città e di una regione che per mille motivi non hanno saputo (e voluto!!) re-inventare se stessi. Mentre il mondo cambiava, mentre tutto diventava volatile ed incerto Genova, in particolare la politica di questa città è sempre rimasta uguale a se stessa. Genova si deve aprire al mondo, internazionalizzarsi nella sua fase economica non più limitata all’aspetto locale o regionale delle cose. Aprirsi all’esterno comporta un genere di problematiche di natura
economica che non possono non andare ad inficiare anche l’aspetto sociale e sociologico di tutta la città. Nel sociologico significa verificare sul campo(genovese) nuovi usi e costumi della nostra popolazione dovuti a cambiamenti dei lavori e degli insediamenti industriali. Da anni si parla di Fincantieri (qualche anno fa la mancata quotazione in borsa, della serie no perché no...) e delle commesse che arrivano con il conta gocce. Da anni si parla di creare e sviluppare un grande polo «privato» per le riparazioni navali e cantieristica a Genova. Da anni, invece, molto si fa fuori dai confini cittadini pur restando in Italia, perché? Credo che quanto sia accaduto in questi giorni coinvolga tutti nessun escluso. Genova avrebbe tutti mezzi per diventare il più grande Distretto privato delle riparazioni navali del nostro paese sfruttando appunto la crisi di Fincantieri. Sarò un inguaribile ottimista, ma credo che se tutti i soggetti delle realtà genovese faranno la loro parte Genova, anche senza volerlo, potrebbe diventare finalmente Grande. Il caso Sestri Ponente è la prova d’appello (l’ultima) per tutti dove non c’è una via di fuga, ma solo un punto di non ritorno. La politica, gli industriali, i lavoratori e tutte le componenti cittadine economico -sociali devono sentirsi coinvolte in questa partita. Mai come in questo caso bisogna comportarsi da persone aperte e collaborative per costruire insieme un Nuovo Progetto Economico per la città che non collima con il modo di intendere dei mercati del sindaco Marta Vincenzi. Sono convinto che se il caso volesse che ci fosse un investitore estero interessato alla partita di rilevare la Fincantieri di Sestri Ponente in molti aumenterebbero i giri...

La palla è ormai nella nostra metà campo, quella della Genova privata, cerchiamo di giocarla e di fare rete. Genova si deve unire e non dividere.
Gian Luca Fois
Coordinatore Area tematica Economia,

Lavoro e Politiche Tributarie

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