I professionisti mettono un argine alla crisi

«I professionisti sono la soluzione, non il problema», con questo motto Confprofessioni Liguria si ritroverà questo pomeriggio alla Sala Quadrivium di piazza Santa Marta, 2 a Genova per un convegno aperto a tutti, professionisti e non, per discutere sulle proposte formulate dalle categorie per uscire dalla crisi economica.
Confprofessioni è la principale organizzazione di rappresentanza dei liberi professionisti in Italia che tutela gli interessi generali della categoria nel rapporto con le controparti negoziali a tutti i livelli e riunisce diciassette sigle associative di settore che vanno dall'ambito economico e del lavoro a quello della giustizia, passando per ambiente, territorio, sanità e salute. A presiedere l'organismo in Liguria è Roberto De Lorenzis, consulente del lavoro: «Il nostro è un convegno regionale giunto alla sua terza edizione - racconta -. Ma questa volta abbiamo deciso di cambiare l'effetto: non parliamo della crisi per lamentarci, ma per presentare proposte nuove che vengono dal mondo delle professioni su come affrontare questo difficile momento. Abbiamo chiamato professionisti di materie diverse che possano portare la loro testimonianza diretta. Un contributo che possa essere utile al mondo della politica per intraprendere azioni efficaci».
Tra le testimonianze che verranno portate al convegno anche quella del geologo Alessandro De Stefanis che ha contribuito alla rinascita di Monterosso dopo l'alluvione che colpì lo spezzino nell'autunno 2011: il caso del paese delle Cinque Terre viene preso come esempio di ricostruzione in tempi record riuscendo ad evitare il freno della burocrazia. De Lorenzis, invece, presenterà una relazione sulla possibilità immediata di riduzione del costo del lavoro: «Inail ha reso noto che il bilancio del 2011 si è chiuso con un attivo superiore ai 700 milioni di euro, ma non si tratta di un'azienda privata ma di ente pubblico - ricorda il presidente regionale di Confprofessioni -.

Inail, che chiude i suoi bilanci in attivo da almeno dieci anni, non ha bisogno di soldi freschi quindi si potrebbe ridurre il premio per le aziende ed automaticamente si ridurrebbe il costo del lavoro».
Durante il convegno sarà anche presentata la piattaforma dalle associazioni sindacali per il contratto collettivo di lavoro di secondo livello degli studi professionali.

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