2A PROPOSITO DI DERBY
Questione di stile
e di bandiere
Eccolo qui, il Sig. Caccavale, moralista di turno... bene bene ottimo, mi dà il la per dire quello che penso che altrimenti avrei evitato per non infierire sull'asfaltatura che hanno subiti gli ospiti di Genova sabato sera.
Sorvolo decisamente a piè pari sulle considerazioni circa l'arbitro Rosetti che i moralizzatori di gradinata sud hanno insultato per tutto il pre partita, giusto perché loro sono dei signori e sorvolo pure sui presunti nostri favori arbitrali ricordando a Catone Caccavale come hanno vinto con il Chievo la domenica prima del derby. Ma siccome loro, gli ospiti, sono arrivati al derby «belli grassi» perché qualcuno ha fatto credere loro che solo i torti arbitrali gli hanno impedito di essere in testa alla classifica, per poi sgonfiarsi appena calciato il primo pallone, mi viene comodo lasciarli parlare e piagnucolare e magari preparare dossier arbitrali dimenticandosi che sono una squadra decisamente mediocre con un unico buon giocatore che però fa la differenza solo con il Bologna.
Andiamo avanti: si lamenta Catone del gesto di Palladino e del fatto che i giornali non ne abbiano parlato a sufficienza dimenticandosi che, al contrario, si è parlato più di quello che dell'asfaltatura, per coprire nuovamente errori e mediocrità in classico stile Sampdoria. Ma meglio per noi, arrivate grassi anche al prossimo derby, perché finché qualcuno dei giornalisti di turno non vi dice a chiare lettere che siete nettamente inferiori al Genoa, continuate a credere di esserlo ed a noi va bene così. Tornando al gesto di Palladino, ricordo in ordine al Sig. Nello i seguenti episodi di grande correttezza sportiva della tifoseria doriana, dai magici colori da brividi: fischiato ma se ghe pensu, apostrofato Palladino tutta la partita con «Palladino figlio di p....» mentre noi, i trogloditi, abbiamo cantato «Cassano in Nazionale» (sfottò sig. Nello, non maleducazione), lancio di razzo in mezzo al campo. Se noi genoani avessimo spedito un razzo in campo apriti cielo, per loro neanche una parola di sdegno... è passato a due cm da Marco Rossi il quale l'ha fatto notare all'arbitro mentre la pazzina lo insultava in classico stile Sampdoria; un razzo in campo sig. Caccavale, peggio o meglio di uno sfottò? attendo risposta. Ma andiamo avanti: non contenti del razzo hanno pensato bene di rompere un idrante e di rivolgerlo verso i distinti giusto nella postazione dei disabili. Che stile, Sig. Nello, che grande stile... e anche di ciò neanche una parola sui giornali... ma sempre e solo il gesto di Palladino. Ottimo siete ancora più grassi.
Detto ciò mi levo l'ennesimo sassolino dalle scarpe: non l'avrei fatto anche perché io non sono particolarmente sportiva, soprattutto se davanti ho certi personaggi che parlano di morale e di valori e poi vanno in campo che sembrano dei coniglietti. Però dato che è uscito dal buco il Catone mi tocca ricordarle due piccoli gesti di gran signorilità dei suoi eroi: l'aeroplanino di Montella sotto la nord che l'anno prima lo inneggiava e l'epiteto con cui quel signore di Flachi si è rivolto a noi attraverso le telecamere dopo aver segnato in un derby... tralasciando il dito alzato verso i distinti da Bazzani... ricorda sig. Caccavale o per lei vale il detto «il bastone e la carota»?
Allora prima di parlare di sportività le consiglierei di passare in rassegna i gesti dei suoi beniamini e la signorilità con cui sono stati effettuati, come quella manina che campeggiava nella sud con la scritta: «Questo non è un arrivederci è un addio»...
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