Un piano dei rifiuti fallimentare, 235 comuni liguri su 238 al di sotto dei limiti di legge per la raccolta differenziata, nessun progetto chiaro su impianti di smaltimento futuri ed un nuovo piano ancora nebuloso che sembra ritracciare quello passato. Così la Regione Liguria affronta il tema dei rifiuti finendo nel mirino di Raffaella Della Bianca, consigliere regionale dei Riformisti Italiani, che cerca di smascherare l'inefficacia dell'azione politica della giunta Burlando e, per farlo, usa un documento redatto dallo stesso presidente della Regione. Una lettera spedita lo scorso 4 aprile dal governatore al presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani, che testimonia la totale difficoltà della Liguria ad affrontare la politica dello smaltimento dei rifiuti dove si ammette come «la situazione degli ambiti territoriali della Liguria, pur registrando un andamento di costante progresso a livello annuale, risulta ancora non allineata rispetto agli obiettivi di legge raggiungendo un dato medio relativo all'anno 2012 stimato in circa il 35 per cento».
35 per cento contro il 65 fissato dalla legge che mette in difficoltà i Comuni liguri quasi tutti passivi di multe: «Abbiamo un ministro dell'ambiente ligure - ricorda Della Bianca -, perdipiù dello stesso partito di Burlando. Cosa aspetta il nostro presidente a mettersi in contatto con il Ministero chiedendo un intervento legislativo che possa sanare per il passato un caso che coinvolge la Liguria, ma anche molte regioni nel meridione?». Una critica accompagnata da un dato: dalle nostre parti venti Comuni, compreso quello di Genova, sono stati visitati dalla Guardia di Finanza e a Recco quattro amministratori ed un funzionario sono stati condannati dalla Corte dei Conti.
Un tema preoccupante visto che la possibilità di crescita della raccolta differenziata in Liguria è limitata per la cronica assenza sul territorio di impianti per lo smaltimento dei rifiuti da differenziare: «Il problema principale è legato alla frazione organica che è la parte più consistente dei rifiuti. Purtroppo non ci sono prospettive certe di dove e quando costruire impianti». L'accusa della consigliere di opposizione arriva rispetto a quello che dovrebbe essere il nuovo piano: «La certezza che la Regione stia continuando sulla strada sbagliata è emersa in una riunione di qualche settimana fa tra i funzionari regionali del settore ambiente, i rappresentanti provinciali e l'Anci - prosegue -. Nel corso di questa riunione è emersa la volontà di passare dalle Autorità d'ambito territoriale ai Bacini ma i funzionari regionali hanno ribadito che i parametri nazionali si potranno raggiungere solo nel 2018».
Un ultimo argomento interessa direttamente Amiu che, secondo Della Bianca, avrebbe «interesse economico legittimo a raccogliere il sacco nero essendo proprietaria di discarica ma questo in contrasto con i parametri di legge». Un tema che tutta l'opposizione - compresi Pdl, Lega Nord e Lista Biasotti - vogliono portare come tema di discussione in aula attraverso una mozione già depositata.
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