Pansoti che piacciono e fanno bene

Eccoli qui, stanno arrivando sulle nostre tavole: sono i «Pansoti della salute». In uno dei più curiosi, originali e professionalmente ineccepibili «convegni» sulla qualità della vita, organizzata dall'associazione «Attiva-mente» dell'efficiente presidente Sandro Ruiu e tenutosi a Capriata d'Orba (antico borgo piemontese ricco di tradizioni e di storia), ecco saltar fuori questi «Pansoti della salute». L'idea è dell'architetto e responsabile di un centro della salute di Sestri Levante, Alessandro Casareto.
Possiamo anticipare la ricetta di questi pansoti?
«Anticipare no, diremo tutto alla presentazione ufficiale. Possiamo dire che abbiamo selezionato una serie di erbe e di verdure che formano il ripieno dei pansoti (il classico preboggion) i cui contenuti e principi attivi sono riconosciuti fortemente salutari».
Molte le erbe scelte?
«Erbe sapientemente scelte e mescolate: oltre alla solita borragine, il tarassaco, la pimpinella, il cerfoglio, ma anche dente de can, gattalevre, per parlare genovese. Ma altri componenti che per il momento non possiamo svelare».
E la farina?
«Abbiamo fissato le caratteristiche della farina per la pasta, il tipo di olio extravergine (da olive taggiasche o lavagnine) e infine la messa a punto della salsa».
Panna...
«Non dobbiamo dilungarci sulle virtù delle noci, diciamo solo che in luogo della panna sarà usata la “prescinseua”, la nostra cagliata, che viene considerata la migliore concentrazione di fermenti lattici ed oligoalimentari indispensabili al nostro corpo, leggera e facilmente digeribile. Poi ci sono ancora delle “piccole aggiunte”, il vero segreto da tenere nascosto...».
Insomma siamo di fronte a dei «pansoti elisir»...
«Proprio così, specialità buona e gustosa, basata su materie rigorosamente naturali, quintessenza di salute, benessere, sulla via della scoperta dell'eterna giovinezza».
Il convegno di Capriata ha avuto un obiettivo: quello di mettere in un unico contenitore commerciale diverse realtà artigianali produttive distinguendole per qualità e caratteristiche. «Uniti si vince - dice il presidente di Attiva-mente Sandro Ruiu - e l'obiettivo del convegno è stato di apertura da parte dei piccoli produttori a guardare avanti». È stato presentato anche il «pane della salute» (e del farmacista) ed è stato detto che «bisogna andare oltre all'individuazione delle cause dei nostri malesseri, ma indicarne anche i rimedi».
Riuniti nella sala del Comune (con in prima fila l'inossidabile sindaco Pier Sandro Cassulo) ecco professori, studiosi, agricoltori, mugnai, persino il direttore del carcere di Marassi che ha piacevolmente affrontato un tema delicato: la cultura della legalità e la cultura alimentare. Particolarmente seguito l'intervento del professor Eugenio Jorio, presidente dell'osservatorio internazionale dello stress ossidativo. Una relazione la sua straordinariamente originale, ha addirittura accennato ad una incredibile ed unica «pizza antirughe» (lui napoletano verace).
Insomma Sandro Ruiu ha lanciato un messaggio di grande valore sociale: vogliamo promuovere la salute attraverso i giusti alimenti.

E per far questo chiamiamo a raccolta le piccole «realtà» che insieme possono cambiare lo scenario diventato, su questo versante, inquinato e corrotto. Da Capriata d'Orba alla Lanterna, questo lo slogan caro a Ruiu, perché anche Genova dovrà diventare «capitale della salute».

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