Pegli, la passeggiata del degrado

Piastrelle dissestate e rattoppi pericolosi caratterizzano il tratto della passeggiata di Pegli che va dai Bagni Puppo al Castello Vianson: il problema era stato sollevato in consiglio comunale da Edoardo Rixi, capogruppo della Lega Nord, il quale aveva evidenziato come la differenza con la parte di passeggiata a mare più a levante, e ristrutturata nel 2004, si sia fatta via via sempre più evidente con il trascorrere del tempo.
«L'ultima piastrellatura della parte a ponente invece, era stata fatta qualche anno fa dal Municipio - spiega Rixi - ma a causa della mancanza di fondi non era stata completata e quindi il problema è rimasto. Senza contare che anche la ringhiera protettiva è usurata dal tempo, visto che risale addirittura agli anni Cinquanta e dovrebbe essere sostituita». Insomma Rixi chiedeva che il caso fosse affrontato e che il Comune predisponesse un intervento più significativo dei soliti «tapulli».
All'interrogazione di Rixi ha risposto l'assessore Gianni Crivello, che dopo essersi consultato con gli uffici di Aster e con il Municipio Ponente, ha dichiarato di essere perfettamente a conoscenza dello stato manutentivo della passeggiata di Pegli. «Come ricorda - scrive Crivello a Rixi - con il tempo sono stati fatti interventi parziali o di sola messa in sicurezza della passeggiata, e ritengo che nei prossimi anni sarà necessario predisporre fondi dedicati alla passeggiata non solo per la manutenzione, sia pur straordinaria». L'assessore, promettendo che «il Comune continuerà a monitorare le criticità», conclude che il progetto di riqualificazione richiesto da Rixi «necessita di essere predisposto nell'ambito del programma triennale delle opere pubbliche, previo idoneo finanziamento».
Ma Rixi è scettico.

«Con gli stanziamenti a bilancio attuali - dice il capogruppo della Lega - è difficile pensare a macro progetti “di respiro più ampio” come dice Crivello. Ritengo sia più utile per la città riuscire almeno a effettuare quegli interventi meno utopici ma razionalmente più realizzabili e necessari a evitare quell'inesorabile degrado in cui la passeggiata versa».