La torre del Molo Giano prima oscilla leggermente, poi precipita in mare, abbattuta dal tremendo schianto della «Jolly Nero» che di poppa l'ha appena colpita in pieno: lo si vede chiaramente dalle immagini in bianco e nero del video dell'incidente riprese da una videocamera collocata in un punto alto sopra il porto, probabilmente in corso Aurelio Saffi. Il filmato, trasmesso in esclusiva da Rai 3 Liguria, dura 15 secondi, e si vede chiaramente il momento in cui la portacontainer travolge la torre di controllo della Capitaneria. Si vedono anche i rimorchiatori al lavoro e tutta la manovra di rotazione della nave fino all'impatto. Per questo, la Procura di Genova ha disposto il sequestro del video che potrebbe offrire nuovi elementi utili all'inchiesta. Gli inquirenti hanno fatto sapere che intendono rintracciare l'autore del filmato e il supporto hardware con cui è stato realizzato, anche per verificare che non si tratti di una documentazione in qualche modo «lavorata».
Intanto, sono emerse ulteriori ipotesi, tutte da verificare, sulla dinamica dell'evento, tra cui la circostanza che il contagiri del motore della Jolly Nero fosse in avaria nei minuti precedenti l'ingresso della nave nel bacino di escursione del porto. Il comandante Roberto Paoloni e il pilota Antonio Anfossi non avrebbero avuto la percezione in tempo reale del funzionamento e della potenza erogata dal motore. Resta oggetto di indagine, poi, la velocità con cui la nave ha percorso il canale di Sampierdarena ed è stata effettuata l'operazione di escursione (rotazione) per imboccare l'uscita di levante del porto con la prua. La nave sarebbe salpata con una seconda avaria al ripetitore, la barra utilizzata in plancia per dare l'impulso avanti, dietro o stop al motore e che ha un corrispondente in sala macchine. «L'avaria al motore della Jolly Nero resta una delle concause dell'incidente - ha dichiarato anche ieri il procuratore capo Di Lecce -. Procediamo con gli accertamenti tecnici sulle apparecchiature informatiche ripescate dai sommozzatori».
Proseguono, intanto, le operazioni di recupero delle due pilotine affondate la notte dell'incidente che erano ormeggiate nella darsena ai piedi della torre. La rimozione punta a verificare l'ipotesi che l'ultimo disperso, Gianni Iacoviello, sia rimasto incastrato sul fondo, sotto uno dei due mezzi.
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