(...). Ma il bello deve ancora venire. Perché dopo la seduta saltata del 24, Capurro manda una nuova convocazione per il 30 aprile, atto già notificato ai consiglieri. «Il regolamento comunale a livello nazionale prevede che l'arco temporale tra un consiglio e l'altro non superi i tre giorni, invece qui sono cinque - continua Bagnasco che vuol capire se Capurro ha deciso di far saltare il banco o è caduto in un gesto di una superificalità da principianti -. Quindi, il consiglio è invalido e deve esprimersi il Prefetto: la legge non prevede ignoranza e l'errore commesso è un errore formale importante. Il segretario comunale in una mail ha scritto che se non si rispettano le date, c'è lo scioglimento del consiglio». E ammesso che si sia trattato davvero di un calcolo sbagliato dei giorni, magari anche per via del ponte del 25 aprile da parte di Capurro che certo tenero non è nei confronti del sindaco, uomo che tra l'altro ha sponsorizzato, ma con il quale ci sono continui frizioni e litigi, il danno ormai è fatto. «D'immagine - continua il capogruppo pdl -: è una dimostrazione di incapacità nel gestire il consiglio comunale». Per cercare di rimettere insieme i cocci, una possibilità sarebbe quella di inviare i messi consigliari per convocare un'assemblea domani alle 17. «Ma se mi arriva la convocazione oggi, c'è solo un giorno di intervallo e non tre come previsto dal regolamento. Un atto illegittimo per coprire un altro atto illegittimo», prosegue Bagnasco.
Comunque si risolverà la buriana scoppiata ieri nella cittadina del Levante, di una cosa è certo il capogruppo pdl: «la maggioranza a Rapallo non tiene. O Costa fa un'azione decisa e isola il presidente del consiglio, oppure questa amministrazione, se continua così, è matematico che cada. Mese più, mese meno».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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