Rossi continua a difendere, ma da avvocato

(...) cerchio, ci sono gli uomini che io considero positivi, ci sono le strutture societarie, basterà trovare il “filo di Arianna” che risolva questo momento. Un momentaccio certo, ma nel calcio è fatto normale». Capito, dunque? Insomma, domenica fra gli applausi che i tifosi hanno tributato ai loro beniamini rossoblù è serpeggiata un'idea di ottimismo, un'idea di speranza per questa stracittadina.
Purtroppo i quattro gol subiti non sono piaciuti ad alcuno, nemmeno alla nostra Contessa che per l'occasione aveva anche cambiato cappello (al posto dello «Zorro» uno splendido piumato copricapo) e nemmeno a colui che gestisce (insieme all'insostituibile Dino Storace) l'ufficio stampa, Pietro Pisano, che compiva trent'anni. Sperava di festeggiarli con una vittoria ma è andata male. Per fortuna rimangono i trent'anni e lui che sa gestirli alla grande (da eccellente play boy qual è nella città).
Tribuna tristissima, mancava l'amico Capozucca e quei suoi pantaloni chic che facevano tanto tendenza, mancava ovviamente il presidente e il suo posto era strettamente tenuto dall'avvocato Mascia (è un momento il suo di grandi successi professionali). Isolato e un po' spaesato sembrava anche Massimo Donelli.

Marco Rossi (ma quando sarà pronto?) era come sempre accanto all'avvocato Alessandro Vaccaro: pare entrerà nel suo studio legale per intraprendere l'attività di avvocato. «Intanto - gli diceva l'amico - vedi di difendere il possibile successo del Genoa domenica con la Samp. Uno come te sa come fare».

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