(...) cerchio, ci sono gli uomini che io considero positivi, ci sono le strutture societarie, basterà trovare il filo di Arianna che risolva questo momento. Un momentaccio certo, ma nel calcio è fatto normale». Capito, dunque? Insomma, domenica fra gli applausi che i tifosi hanno tributato ai loro beniamini rossoblù è serpeggiata un'idea di ottimismo, un'idea di speranza per questa stracittadina.
Purtroppo i quattro gol subiti non sono piaciuti ad alcuno, nemmeno alla nostra Contessa che per l'occasione aveva anche cambiato cappello (al posto dello «Zorro» uno splendido piumato copricapo) e nemmeno a colui che gestisce (insieme all'insostituibile Dino Storace) l'ufficio stampa, Pietro Pisano, che compiva trent'anni. Sperava di festeggiarli con una vittoria ma è andata male. Per fortuna rimangono i trent'anni e lui che sa gestirli alla grande (da eccellente play boy qual è nella città).
Tribuna tristissima, mancava l'amico Capozucca e quei suoi pantaloni chic che facevano tanto tendenza, mancava ovviamente il presidente e il suo posto era strettamente tenuto dall'avvocato Mascia (è un momento il suo di grandi successi professionali). Isolato e un po' spaesato sembrava anche Massimo Donelli.
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