Seconda sconfitta in altrettante gare per Delneri. Le colpe però arrivano da lontano. Non sono le sue, ma di chi ha allestito questa rosa. Il Genoa così rischia di retrocedere. E gennaio è ancora lontano. Due le novità della serata. L'esordio con la casacca del Genoa del centravanti svedese Hallenius, e il ritorno dello striscione Fossa dei Grifoni in Gradinata Nord. A distanza di quasi dieci anni dalla serata in onore del capitano Gianluca Signorini. Sotto lo stendardo del gruppo che per oltre vent'anni ha guidato il tifo nella Gradinata rossoblù un chiaro messaggio verso di appoggio verso i «diffidati» di Genoa-Siena.
Tornando alla gara la presenza della punta svedese non è l'unica novità del tecnico di Aquileia, che infatti ripropone dal primo minuto il tedesco Merkel. Lo schema è un 4-3-1-2 con l'ex romanista Bertolacci che gioca dietro le due punte. Ma spesso e volentieri si trasforma in un 3-4-1-2. Come già successo però con la precedente gestione De Canio, Bertolacci e Merkel offrono una prestazione a dir poco incolore. Toccano pochi palloni e quelli che passano dai loro piedi sono quasi sempre errori. Non fa così scalpore il vantaggio della Fiorentina dopo solo quindici minuti. Lancio per Pasqual che si invola verso l'area del Grifone (forse in fuorigioco). Frey si dimostra indeciso, mentre Sampirisi è in netto ritardo. Inevitabile il pallonetto del terzino viola che significa svantaggio. La reazione non c'è. Solo Immobile ci prova, sebbene sia da solo, ma pure troppo impreciso. Anzi l'azione più clamorosa è sui piedi si Ljajic che supera in velocità Antonelli e impegna Frey.
Nella ripresa è sempre la squadra di Montella a far la gara, sfiorando ancora con Ljajic il raddoppio. Delneri cerca di cambiare le carte in tavola inserendo Jorquera e poi Tozser, che però non cambiano l'inerzia della gara. Genoa mai pericoloso e sommerso dai fischi dei suoi tifosi.
FREY 6.5: Se nel gol viola si dimostra insicuro nell'uscita su Pasqual compie poi due interventi provvidenziali su Ljajic. Superlativo il secondo.
SAMPIRISI 5: Questo c'è e questo bisogna far giocare. Ma se il Milan l'ha lasciato partire senza tanti problemi forse qualche dubbio poteva nascere. In difficoltà pure nella corsa, lui che è un giovane.
BOVO 5: Copre le avanzate di Sampirisi sulla corsia destra. Però spesso e volentieri perde troppe palle a volte in maniera ingenua. Insicuro, lui che invece dovrebbe regalare sicurezza al reparto.
GRANQVIST 6: Non fosse altro ci mette la "faccia" a fine primo tempo su una fucilata di Ljajic. Il migliore in difesa e soprattutto rispetto alla passata stagione ha mostrato grandi miglioramenti.
MORETTI 5.5: Nei primi minuti patisce Cuadrado che assume le sembianze di un centometrista. Non è di certo colpa sua se deve sempre giocare. Almeno ci mette il mestiere.
BERTOLACCI 4.5: Dietro le punte come con De Canio. Medesimo risultato. Cioè zero. Nella ripresa gioca più largo con scarsi frutti. Dal 36' s.t SAID: S.V.
MERKEL 4.5: Che Gigi De Canio non sia Mourinho lo si sapeva. Ma sul biondo centrocampista tedesco non aveva visto male se non lo faceva giocare quasi mai. Gigi Delneri impiega poco più di un tempo per capirlo. Se non cambia atteggiamento difficilmente lo rivedremo in campo. dal 7' s.t. TOZSER 5: Ci prova con un rasoterra poco dopo il suo ingresso, eppure fa rimpiangere Milanetto.
KUCKA 6: Il migliore almeno nella prima frazione. Nella ripresa si perde un po' forse complice anche i cambi effettuati dal mister. L'unico comunque che lotta, corre e ci prova anche dalla distanza.
ANTONELLI 5.5: Dalla sua parte c'è Cuadrado e alla fine il duello con l'ex Lecce si dimostra una delle situazioni più interessanti della gara. Bene quando attacca, seppur a sprazzi. Sparisce nel finale.
IMMOBILE 5: Se nel primo tempo è vivo, sfiorando pure la rete, nella ripresa sparisce. Certo che prima Hallenius e poi Jorquera non l'aiutano in nessuna maniera.
HALLENIUS 4.5: All'esordio nella massima serie si presenta con un ottimo assist dopo pochi minuti in area. Questo e basta. Dimostra di essere indietro di condizione fisica. Rimandato. Dal 1' s.t. JORQUERA 5: I genoani si mettano il cuore in pace. I giocatori con la «G» maiuscola sono bel altri.
DELNERI 5: Se già a Milano aveva sbagliato i cambi, anche contro la Fiorentina non gli azzecca.
BANTI 5.5: Venti minuti appena per farsi cantare «buffone» dal Ferraris rendono l'idea del suo arbitraggio.
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