Serata con più ombre che luci, nella quale servono due regali dell’«italiano» Kakha Kaladze (il georgiano del Milan) per interrompere il nostro lungo digiuno offensivo e assicurarci tre punti che potrebbero essere decisivi nella corsa al Mondiale. Settembre non è, storicamente, un mese brillante per gli azzurri, anche a Cipro un anno fa arrivò la vittoria senza esaltare. Lippi dice che della nazionale non frega niente a nessuno, prestazioni di questo tipo non le fanno certo una bella pubblicità.
Nei primi 45’ Italia scialba, incapace di creare occasioni al cospetto di una difesa georgiana non irresistibile. Il grande dinamismo mostrato dalla squadra di Cuper, ben messa in campo, fa passare brutti momenti agli azzurri. Meglio la ripresa anche grazie ai due clamorosi autogol di Kaladze che danno all’Italia tranquillità e fiducia e tagliano le gambe agli avversari.
ITALIA
BUFFON 6,5
Nonostante gli assalti georgiani, nel primo tempo deve solo controllare un tiro telefonato e smanacciare un pallone alto. Compie due miracoli tra i pali pur essendo azioni viziate da fuorigioco, salva sulla svirgolata di Criscito.
ZAMBROTTA 5,5
Sbroglia alcune situazioni difficili, ma il più delle volte gli avversari spingono dalla sua parte e deve affidarsi all’esperienza.
CANNAVARO 6,5
Solido e puntuale nelle chiusure, dove fa valere il mestiere di recordman azzurro nelle presenze. Spesso deve spronare o richiamare i compagni.
CHIELLINI 6
Trova Khizanishvili sulla traiettoria del suo destro micidiale dal limite. Chiude un sacco di iniziative georgiane, ma spesso si fa sorprendere.
CRISCITO 5,5
Potrebbe guadagnarsi un rigore, ma forse la sua caduta accentuata inganna l’arbitro. Rischia il secondo giallo, un suo cross diventa un assist per il secondo autogol di Kaladze, rischia di sorprendere Buffon.
MARCHIONNI 5,5
Un paio di cross che potrebbero essere sfruttati meglio dai compagni di squadra. Come esordio da titolare con Lippi (lo era stato solo con Trap nel 2003 in Polonia) poteva andare meglio (dal 13’ st D’Agostino 6. Appena entrato serve un pallone d’oro a Quagliarella).
PIRLO 5,5
Rimane troppo basso a centrocampo e la manovra azzurra ne risente molto. Cresce nella ripresa pur faticando a far cambiare ritmo alla nostra nazionale.
PALOMBO 6
Non riesce a dare la giusta assistenza al milanista, perde in più di un’occasione i contrasti con gli avversari diretti anche se subisce un sacco di falli. Suo il bolide che Kaladze devia clamorosamente in rete, buona chiusura in area.
CAMORANESI 6
Tenta un difficile stacco di testa in area, partito a sinistra si accentra spesso e molte iniziative dell’Italia nascono dai suoi piedi. In calo nella ripresa. (dal 27’ st Santon sv).
IAQUINTA 5,5
Sfortunato quando scivola sul terreno mentre sta per sfruttare un’azione in velocità. Per il resto pochissimi palloni giocabili pur offrendo un gran movimento.
ROSSI 5
Il furetto del nostro attacco latita, «ciabatta» una conclusione in orizzontale in area ma la partita dei nostri attaccanti è complicata. (dal 13’ st Quagliarella 6. Nemmeno il tempo di entrare in campo che ha la palla per segnare, più dinamico).
CT LIPPI 5,5
Nel primo tempo la manovra dell’Italia è molto lenta e prevedibile, gli azzurri hanno problemi di costruzione del gioco e sono poco incisivi. Assistito dalla fortuna nel secondo, qualificazione in tasca ma c’è da lavorare ancora molto.
GEORGIA
Lomaia 6, Lobjanidze 5,5, Khizanishvili 5,5, Kaladze 4, Sanaia 5,5, Khmaladze 5, Kobiashvili 6, Radmadze 6 (28’ st Tskitishvili sv), Kenia 6, Ananidze 6,5 (14’ st Vatsadze 5), Dvalishvili 5. Ct Cuper 5,5.
Arbitro Borski 5,5. Molto incerto, decisioni che scontentano entrambe.
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