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«In Germania dovremo giocare come a San Siro»

da Milano

Il Milan è a un punto dalla zona Champions e Rino Gattuso, col poco fiato che gli è rimasto dopo tanto correre, è soddisfatto. «È stata una gara dura, qualcuno doveva scrificarsi di più ed è toccato a me», afferma il capitano rossonero. «Il quarto posto è importantissimo, per raggiungere la Champions perché in Europa dobbiamo arrivarci, anche perché non esserci sarebbe una grossa perdita economica per la società. Ma anche per far arrivare qualche campione e per fare restare quelli che ci sono (il riferimento a Kakà, inseguito da mezza Europa, è evidente, ndr). Non abbiamo fatto calcoli, dovevamo vincere e ci siamo riusciti».
Soddisfatto anche Carlo Ancelotti: «C’è stata più velocità nel dare la palla agli attaccanti, Ronaldo e Kakà sono stati sempre molto rapidi e ben assecondati da dietro. Quanto a Ronaldo, riesce a creare sempre disturbo agli avversari ed è stato anche bravo a servire assist ai compagni. Gourcuff? È giovane, ma è un talento con enormi potenzialità che si ispira a Zidane e avrà sempre più spazio. E ora pensiamo al Bayern. Compito difficile, ma dobbiamo giocare come in casa. Inzaghi sarà un’arma importante. Mi aspetto un arbitro d’esperienza».
Ai suoi difensori invece Luigi Cagni tira le orecchie: «La nostra è una squadra giovane, abbiamo commesso errori che, contro una grande squadra come il Milan, si pagano. Sul secondo gol subito siamo stati troppo ingenui e lì abbiamo rovinato tutto: in tre sono andati su Ronaldo, lasciando solo Gilardino. Lo predico sempre ai difensori: non retrocedere mai, non temporeggiare, ma aggredire gli avversari. Nel complesso però non è andata poi così male.

Alla Uefa ci crediamo e ci puntiamo».

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