Gestione acqua, anche i Comuni avranno voce in capitolo

Il tira e molla non è stato di quelli leggeri. Ma alla fine la Regione e i sindaci dei comuni dell’Anci hanno trovato un accordo sulla gestione dell’acqua pubblica. Conclusione: il parere della Consulta dei sindaci sarà vincolante nella gestione del servizio idrico. La novità sarà inserita nel progetto di riforma del sistema idrico integrato approvata dalla giunta lombarda e ora all’esame della commissione Agricoltura della Regione Lombardia.
Il progetto di legge approvato dalla giunta prevede che le funzioni delle Aato (le autorità di ambito territoriale ottimale che saranno soppresse da gennaio) siano conferite alle Province e, solo per Milano, al Comune. L’obbiettivo è garantire la continuità del servizio idrico, senza interruzioni. «Ora abbiamo deciso - spiega l’assessore all’Ambiente Marcello Raimondi - di dialogare fino in fondo con i Comuni, provando a capire fino a che punto fosse possibile recuperare il loro ruolo».

«Si tratta di una decisione fondamentale - commenta il presidente Anci Attilio Fontana -. Non poteva esistere che il proprietario non avesse il diritto di decidere sulle sue proprietà». «Abbiamo accolto il grido d’allarme dell’Anci» puntualizza il presidente della commissione all’Agricoltura Carlo Saffioti.

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