Pasquale, per gli amici Paki, ha 33 anni e da circa un mese è diventato titolare di un circolo di poker Texas Holdem. Un circolo privato, in via Garigliano 32, a due passi da piazzale Lagosta, dove si gioca a poker, tutti i giorni dal lunedì alla domenica, dalle nove di sera fino a notte inoltrata.
Lidea di Paki però inizialmente era unaltra: aprire una sala giochi. Un progetto ostacolato e bocciato senza possibilità di appello in Consiglio di zona 3: «Mi hanno negato lautorizzazione - racconta Pasquale - e allora ho deciso di optare per il circolo privato, ormai, visto come vanno le cose nel Consiglio di zona, quasi tutti gli interessati alla questione scelgono questa alternativa».
Che tipo di vantaggi offre il circolo? «Innanzitutto non è necessaria lautorizzazione, si può rimanere aperti fino a tardi e organizzare tornei di poker senza problemi. Certo, non cè la possibilità di avere molte slot machine ma quelle che ci sono, dalle tre alle cinque dipende dallampiezza del locale, ci si può comunque pagare laffitto».
Ogni macchinetta fornisce in media, infatti, un guadagno che oscilla tra gli ottocento e i mille euro al mese. Ma considerando landamento del mercato il business maggiore arriva proprio dal gioco del poker: «Grazie a internet e alla pubblicità televisiva - continua - il settore tira tantissimo - continua Paki - il mio circolo conta già settanta iscritti. Il mio guadagno? Tutti pagano la tessera dingresso e inoltre chi partecipa ai tornei che vengono organizzati deve versare una quota fissa di giocata, trenta euro, da cui noi preleviamo una percentuale fissa».
Al momento, il circolo che gestisce Paki non è iscritto a nessuna associazione: «Magari in futuro, per il momento non è ho bisogno».
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