Già in 226mila al Salone, oggi è aperto al pubblico

Un Salone in controtendenza quello di quest’anno, almeno nel numero delle presenze che si confermano alte oltre le aspettative. Ammontano a 226.165 gli operatori del settore, di cui il 61% provenienti dall’estero, che hanno affollato gli stand di Rho Pero nei primi quattro giorni di apertura. Nel 2007, edizione in cui era presente, come quest’anno, Euroluce, si erano registrati complessivamente 270mila visitatori.
Oggi il Salone apre al pubblico: dalle 9.30 alle 18.30 gli oltre 30mila visitatori attesi potranno finalmente scoprire cosa si nasconde sotto le vele di Fuksas, ma soprattutto dietro la parola design. Un’attesa giustificata anche dai risultati dell’indagine commissionata dal Cosmit all’Ispo di Renato Mannheimer, secondo la quale il 93% degli italiani dichiara di avere un ottimo rapporto con la propria casa e il 94% la trova rilassante. Non solo, 8 italiani su 10 ritengono che si debba investire nell’arredamento. Chi spende di più nella casa? I residenti delle aree metropolitane (53%) e del centro Italia (55%).
Queli sono le tendenze che i Saloni detteranno per l’arredamento dell’anno prossimo? Intanto bisogna premettere che la crisi ha riportato in auge il «minimal»: disegni accurati formalmente, semplificati e controllati anche dal punto di vista del costo. La prova? La sedia «Trattoria» di Jasper Morrison e la sedia «Monza» di Konstantin Grcic. Conferma la tendenza la seduta di faggio curvata rivisitata da Philipp Starck e Eugeni Quintllet per Kartell.
Tra i 2.723 espositori per una superficie espositiva di quasi 500mila metri quadrati c’è spazio per tutti. Ecco allora che accanto a disegni essenziali si trovano anche lavori dal tratto frammentato e ripreso come in quelli di Patricia Urquiola.
Dalla «Vegetal chair» dei fratelli Bouroullec per Vitra al serpente che sbuca dal tavolo «Capriccio» di Jacopo Foggini la natura è uno dei grandi temi dominanti dell’edizione 48 della fiera. Grande protagonista il legno, come testimonia anche il tavolo millenario di Terry Dwan eletto vera e propria mascotte del Salone dall’anno prossimo.

Dal nord, con la poltroncina «Eno» di Mikko Lakkonen per Covo alla collezione «Camping» di Jasper Koefod Thjomsen, dallo stile anni Cinquanta con Rodolfo Dordoni al minimal con le sedie di Stefan Diez. L’ultimo grido in fatto di luce? Il ritorno al passato con il lampadario classico, che fa dimenticare le abusate applique e uno sguardo al futuro con la tecnologia led.

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