«Già corrette le 30 cartelle contestate»

La famiglia Donatelli è presente nell'assetto proprietario con una quota del 10%. Il resto appartiene all'imprenditore del rame Giorgio Colombo che ha investito molta parte del proprio patrimonio in attività filantropiche, quali l'Amico Charlie per l'assistenza ai giovani disadattati. Per rispondere alle accuse, il professor Donatelli, affiancato dal suo avvocato Gian Piero Biancolella, ha ricostruito puntigliosamente le date della vicenda.
«Sapevo che la San Giuseppe era in cattive acque finanziarie - ha raccontato il sanitario - e per questo ho interessato al progetto di salvarla l'industriale Giorgio Colombo. La nostra iniziativa aveva e ha obiettivi filantropici, basati sulla massima trasparenza. Ed è stata la trasparenza a indurre il nuovo direttore generale, dopo che in agosto abbiamo assunto la gestione, a nominare un consulente per il controllo delle procedure legate al Drg». Il Drg riguarda le prestazioni per le quali è garantito il rimborso del servizio sanitario a secondo del tipo di patologie e degli strumenti adoperati per gli interventi.

Il consulente - secondo quanto affermato dal medico - si accorge che ci sono degli errori, l'attribuzione dei codici, e a sua volta avvia le procedure per la correzione delle richieste di rimborso su 31 delle 30 cartelle sequestrate dalla magistratura.

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