Giallo di Como: la polizia svizzera identifica la donna trovata nel lago

E' di una donna di 36 anni domiciliata in Canton Ticino, in Svizzera, e scomparsa da casa il 25 marzo scorso, il cadavere ripescato l'altro ieri nel lago di Como a Laglio. Lo riferisce la Polizia Cantonale ticinese, che tuttavia non fornisce ulteriori particolari circa la sua identità. Due extracomunitari uccisi a coltellate a Firenze

Como - E' di una donna di 36 anni residente in Canton Ticino, in Svizzera, e scomparsa da casa il 25 marzo scorso, il cadavere ripescato l'altro ieri nel lago di Como a Laglio. Lo riferisce la Polizia Cantonale ticinese, che tuttavia non fornisce ulteriori particolari circa l'identità della donna. Di lei, al momento, si sa soltanto che abitava nella zona del Mendrisiotto, proprio a cavallo del confine italiano. La donna, a quanto si è appreso, era nata e risiedeva in Svizzera, nella zona di Mendrisio. La polizia cantonale svizzera e i carabinieri di Como stanno lavorando insieme sulla vicenda ma, al momento, gli investigatori non forniscono ulteriori dettagli, comprese le generalità della vittima, per necessità legate all'indagine.

Gli accertamenti dell'inchiesta della procura di Como hanno per ora stabilito che la donna è stata colpita da un

oggetto contundente alla nuca, quindi sgozzata e, in seguito, gettata nel lago. Gli investigatori italiani avevano diffuso ieri le foto scattate al cadavere per cercare di trovare persone in grado di identificare la donna.

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