LatinaUn giallo che fa tornare alla mente scenari inquietanti. Storie che hanno per vittime bimbi piccoli e che troppo spesso sono rimaste senza una verità certa. Come a Cogne, come a Imperia, come a Vercelli. E come lanno scorso a Nervi.
Tante le similitudini: una donna di San Felice Circeo, in provincia di Latina, laltro ieri chiama disperata il 118 dicendo che la figlioletta di dieci mesi sta male, che stava per darle da mangiare quando lha trovata priva di sensi. I medici arrivano e trovano la bimba incosciente, con un trauma cranico e con il corpo ricoperto di graffi ed ecchimosi, alcune delle quali sembrano risalire addirittura ai giorni precedenti. È in condizioni gravissime.
Un giallo i cui contorni si stanno delineando in queste ore e che vede ristretta a tre persone, i genitori della piccola più il convivente della madre, il cerchio dei sospettati, anche se la procura di Latina ha aperto un fascicolo contro ignoti. Era il primo pomeriggio di sabato quando lambulanza è arrivata in casa della donna, nel centro storico del Circeo. Immediatamente i sanitari si sono resi conto della gravità, la piccola, nata lo scorso marzo, non rispondeva agli stimoli. Portata immediatamente allospedale della vicina città di Terracina è stata sottoposta a una Tac, quindi è stato disposto il trasferimento al Gemelli di Roma, dove è stata ricoverata nel reparto di terapia intensiva pediatrica. La sua prognosi è riservata. Allarrivo in ospedale, presentava un trauma cranico oltre a varie contusioni sul corpo, alcune secondo i medici risalenti ai giorni precedenti. Fortunatamente le sue condizioni starebbero migliorando, anche ufficialmente non è stato emesso dalla direzione sanitaria alcun bollettino.
Intanto ieri pomeriggio sono stati interrogati dai carabinieri di Terracina, al comando del capitano Alessandro Giordano Atti, la mamma della bimba, una bracciante agricola di 40 anni, il marito, un manovale di 45 anni dal quale la donna si era separata, e lattuale convivente della mamma, un operaio. Tutti finora sconosciuti alla giustizia e tuti e tre residenti a San Felice Circeo. Ascoltati anche alcuni amici della coppia. la gestione della bimba era gestita tra pil padre e la madre, che a turno se la «dividevano».
Sui risultati dellinterrogatorio cè il riserbo più stretto, ma sembra che i protagonisti si rimpallino ogni responsabilità.
La donna ha raccontato che la piccola aveva trascorso la giornata di venerdì con il padre. Qualcuno avrebbe riferito, inoltre, che mentre la piccola giocava sarebbe caduta facendosi male. La procura di Latina ha aperto un fascicolo e procede sull'ipotesi di maltrattamento aggravato da lesioni. Attualmente non cè alcun provvedimento nei confronti dei genitori della bimba, né sul convivente della mamma, ma il pubblico ministero Raffaella Falcioni, titolare dell'indagine coordinata dal procuratore aggiunto Nunzia D'Elia, ha disposto una consulenza tecnica per accertare le cause delle ferite riscontrate sulla piccina. Ha inoltre vietato ai genitori di avvicinare la piccola mentre oggi chiederà al tribunale per i Minori di procedere con un atto di tutela.
E questo la dice lunga su chi sarà probabilmente indagato, ovvero tutti e tre gli adulti. magari a titolo diverso. Lipotesi di reato è quella di maltrattamento aggravato da lesioni.
Le indagini dovranno ora accertare non solo le cause del trauma cranico, ma si dovrà fare luce anche sui segni trovati sul corpo della piccola, in particolare le ecchimosi dei giorni precedenti farebbero pensare che la bimba da tempo subisse maltrattamenti tra le mura di casa. Sabato probabilmente è stata vittima di un vero e proprio pestaggio.
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