«Ciò che vediamo, ciò che ci guarda» è il titolo della mostra personale di Marina Giannobi che si inaugura oggi alla galleria Roberta Lietti Arte Contemporanea, a cura di Martina Cavallarin. La pratica fotografica di Marina Giannobi parte da uno sguardo attento e poetico della realtà sviscerato attraverso l'indagine di ossessioni che l'artista cattura con meticolosa curiosità e talentuoso taglio fotografico. La sua esplorazione di luoghi pubblici quali metropolitane, stazioni, pensiline ferroviarie e biblioteche dislocate in differenti parti del mondo si concentra, in questo nuovo corpo di lavori, sul tema della lettura e del libro come significante, protagonista attivo e passivo di una schedatura antropologica delle cose. Se nella serie in bianco e nero il libro, nelle mani di lettori spiati e catturati dall'obiettivo di Giannobi, è oggetto che si dissolve con un effetto tecnico quasi «pittorico» diretto verso l'astrazione e la rarefazione dell'immagine, nel ciclo delle «librerie» si fa soggetto collettivo mediante l'accumulo di volumi che compongono un gioco rigoroso rafforzato da slittamenti, evanescenze e decide cromie. In mostra una ventina di nuovi lavori realizzati in un unico esemplare espressamente per l'occasione. Le fotografie dedicate al tema della lettura sono stampate in bianco e nero in medio formato mentre quelle dedicate alle librerie sono a colori e di grande dimensione.
Intanto, sempre a Como, le artiste Chiara Albertoni (Padova, 1979) e Marta Colombi (Milano, 1982), sono state elette vincitrici ex aequo della seconda edizione di Co.Co.Co.
La Giannobi alla galleria Lietti Viaggio fotografico nella realtà
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