Gian Piero Scevola
Stessa scena, identico risultato finale. Nellagosto 2002 Alessandro Nesta sembrava dovesse andare chissà dove, persino il presidente del Milan Silvio Berlusconi allora dichiarò che costava troppo e non sarebbe mai venuto a Milano. Invece Nesta è arrivato, lennesimo costoso regalo del premier al «suo» Milan. Ora tocca a Gilardino: viene, non viene, costa troppo, lo vogliono anche Chelsea e Inter. «Gilardino? Io penso che riusciremo a farci questo regalo», laffermazione è di Paolo Berlusconi, fratello di Silvio e vicepresidente del Milan, presente insieme ad altri rappresentanti del club rossonero ai campionati paraolimpici di equitazione. «Lasciamo lavorare lamico Galliani. Era giusto fino a ieri non distogliere Gilardino dalle gare con il Parma per la salvezza. Penso proprio che questo ulteriore regalo arriverà. Non dimentichiamo però che tutti questi regali, oggi Gilardino e i tanti precedenti, sono sempre firmati dal nostro presidente che mette i soldi e non si stanca mai di metterli. La congiura degli innocenti è ancora in atto, ma io credo che il braccio di ferro con mio fratello si risolverà come nelle passate estati: lui fa finta di resistere ma poi cede. Sono davvero fiducioso che anche questa volta finirà così».
Opportuna precisazione, perchè lamore di Silvio Berlusconi per il Milan è un fatto viscerale e la tattica attuata per prendere Nesta è la stessa in corso per portare a Milano Gilardino. Allora fu una cena quasi carbonara a decidere larrivo del difensore; questa volta tutto sembra deciso, manca solo lannuncio ufficiale, atteso a ore.
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