Ginevra, sfida a tutto campo

Agguerrita la pattuglia tricolore capeggiata da Fiat. Ma i rivali non stanno a guardare

Piero Evangelisti

da Ginevra

Da giovedì scorso, e fino a domenica prossima, le più belle auto del mondo sono in mostra al Palexpo di Ginevra per la 76ª edizione del Salone. Poche, ma di rilievo assoluto, le vere anteprime per quanto riguarda le auto di serie, e l’industria italiana, secondo una consolidata tradizione, è ancora una volta protagonista sul palcoscenico della rassegna. Sopra tutte c’è ovviamente la Ferrari 599 GTB Fiorano, firmata da Pininfarina, equipaggiata di un poderoso 6 litri, 12 cilindri a V, capace di erogare una potenza massima di 620 cv, assistito da una tecnologia che è sempre più vicina alle Formula 1 di Maranello. Dalla terra di Modena arriva anche la Maserati GranSport MC Victory, serie numerata per celebrare le vittorie del Tridente nelle competizioni. Basta spostarsi di poco per trovare la Lamborghini LP 640, la nuova Murciélago della casa di Sant’Agata Bolognese, che a Ginevra ha confinato la meravigliosa concept Miura lontano dallo sguardo dei visitatori, in attesa di conoscerne il destino di serie. Proprio al Salone l’Alfa Spider, in anteprima mondiale, è stata incoronata «Cabrio of the Year 2006», un riconoscimento che premia il Biscione, Giorgetto Giugiaro che l’ha disegnata e Pininfarina che la costruirà. Non meno ammirata, anche se da pochi giorni già in strada, la 159 Sportwagon. Forte, sotto il profilo ecologico, il messaggio che giunge da Fiat con la Panda Multieco, prototipo che in autunno andrà a completare la gamma delle auto a gas metano proposte dal Lingotto.
All’Italia risponde in grande stile la Germania, prima di tutto con la Porsche GT3, l’ultimo esempio di quanto la mitica 911 sia ancora in grado di generare nel raffinato settore «on the border» tra le performance da pista e quelle stradali. L’Audi svela a Ginevra l’attesa seconda generazione della «allroad quattro», agile e potente station con vocazione Suv, realizzata sul telaio della A6 Avant, circondata da damigelle di tutto rilievo, le RS4 Cabrio e Avant. La grande tradizione motoristica è al centro dell’attenzione in Bmw, che schiera le Z4 Coupé e Roadster, entrambe in veste definitiva, anche nelle versioni M da 343 cv. Affascinante la Mini Concept Geneva, che lascia i fan in trepidante attesa della station anglo-tedesca, mentre Rolls-Royce si cimenta con il concept sportivo 101EX. Si muove nel settore dei «pesi massimi» Mercedes-Benz, sia con il gigantesco GL, in prima europea, sia con le prestazionali CLS e CLK 63 firmate Amg. Alla Peugeot troviamo un’altra regina, la 207, erede di un modello quotato per mezzo milione di pezzi l’anno, impegno che la medio-piccola si accinge ad affrontare con il nuovo family-feeling della casa del Leone. Il ramo europeo di Ford porta al Salone la nuovissima S-Max, monovolume che va a completare l’offerta del gruppo, che può contare anche sulle novità dei marchi controllati, a cominciare da Volvo, con la S80, l’ammiraglia svedese che ha finalmente trovato il design, le finiture e i motori che avrebbe meritato fin dall’inizio della sua carriera. Ci sono poi la Aston Martin con la stupenda Rapide e Land Rover, pronta a rispondere alla sfida ambientale con un innovativo tipo di trazione e propulsione per i suoi 4x4. Riscopre il temperamento sportivo la Opel con la GT, auto per veri amatori della guida sportiva che possono trovare soddisfazione anche nella Meriva OPC. Volkswagen punta tutto sul Concept A, vettura ad altissima flessibilità, un po’ Suv e un po’ crossover a cielo aperto, per andare a riempire una nicchia sempre più ampia, dove anche altri costruttori stanno mettendo le basi. Come Renault, con il concept Dacia Steppe, su pianale Logan, o Toyota con l’Urban Cruiser, prossimo Suv intermedio del colosso nipponico che a Ginevra ha svelato anche la Yaris T. Mancano i cinesi alla rassegna svizzera, ma le case asiatiche sono comunque protagoniste, come Nissan, che espone il Terranaut, veicolo estremo, 4x4, che garantisce una lunga sopravvivenza per giorni anche in mezzo al deserto, anticipatore del futuro Patrol che ha da tempo celebrato i cinquant’anni di vita. Honda va sempre più forte con la Civic Type R sul fronte delle prestazioni con l’evoluzione del suo modello storico.

Dall’indiana Tata arriva il Cross Over (declinato anche nel pick-up Cliffholder), mentre il gruppo coreano Hyundai-Kia aggredisce il mercato europeo con la rinnovata Santa Fe e la compatta concept Cee’d.

Commenti