«Il gioco d’azzardo? È la nuova droga»

Il cardinale Angelo Bagnasco torna a parlare della situazione economica e dei rischi per le famiglie. Si stringe attorno ai lavoratori della Fincantieri in lotta per la salvaguardia del loro posto di lavoro. E poi mette in guardia da una nuova piaga sociale. Il gioco d’azzardo «è una nuova droga da cui bisogna guardarsi con grande determinazione e consapevolezza», ha detto il cardinale Angelo Bagnasco, presidente dei vescovi italiani e arcivescovo di Genova, parlando a margine della messa celebrata per i lavoratori del Luna Park di Genova. Secondo il cardinale, anche le istituzioni «a tutti i livelli devono intervenire su questa piaga che corrompe il modo di pensare e quindi i costumi».
Il pensiero di Bagnasco è poi rivolto alle tensioni che nel mondo portano ancora troppo spesso morte e violenza in nome della religione. «Sono fatti estremamente dolorosi che ci fanno riflettere sul diritto alla libertà di religione - insiste il cardinale -. Questo deve essere per tutti nel mondo. Purtroppo sono diritti sì dichiarati dalle carte internazionali e quindi appartengono alla cosiddetta coscienza universale ma di fatto non vengono osservati ovunque».

Bagnasco ha risposto così a chi gli chiedeva un commento sulla decisione del governo nigeriano di allontanare dal territorio dello Stato africano i cristiani. Quella dei «fratelli nella fede è una testimonianza che ci deve scuotere nelle nostre tiepidezze», ha aggiunto il porporato.

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