Il giornalismo è sempre più rosa

Chiara Ennas

«Giornali delle donne, giornali per le donne». È questo il titolo del convegno nazionale che si tiene oggi alle 16, nel teatro-auditorium delle Clarisse a Rapallo. Al convegno si aggiunge anche il XXI Premio letterario nazionale Rapallo, voluto dalla Fondazione Carige e dedicato alla figura della scrittrice. Insomma protagonista assoluta la donna fra letteratura, radio, cinema, televisione e giornalismo, nelle sue vicende quotidiane o straordinarie, nel confronti con il mondo di oggi e di ieri. Senza dimenticarne la bellezza, impersonata da Samantha de Grenet, che sabato presenterà la serata dedicata al Premio letterario nazionale «Rapallo-Carige».
Si inizia con le riviste femminili dal ’700 in avanti: da «La donna galante ed erudita», al «Corriere delle dame», a «La chiosa», fino ad arrivare ai giorni nostri, con l’intervento di Cristiana di San Marzano, giornalista di «Anna» che parla proprio del nostro tempo, di come esso venga rappresentato per e attraverso gli occhi femminili nei giornali e settimanali. Interviene poi Elena Doni, giornalista e conduttrice radiofonica, sul tema «Giornaliste tra radio e televisione»; accanto agli interventi specifici si aggiungono anche quelli di Isabella Bossi Fedrigotti, Mirella Serri, Donatella Alfonso ed Elisabetta Vassallo, nonchè di Elvio Guagnini, dell’università di Trieste, e di Francesco De Nicola, docente genovese. Ma non bisogna dimenticare una delle protagoniste, sia di oggi che di domani, Monica Maggioni, insignita del premio in ricordo di Giorgio Calcagno, giornalista e per diciannove anni membro della giuria che stabilisce le vincitrici, per il libro «Dentro la guerra». Come inviata del Tg1, ha realizzato un reportage sulla guerra in Irak da un punto di vista particolare, viaggiando infatti al seguito delle truppe americane, e guardando gli avvenimenti con coloro che «non sono né Rambo, né raffinati professionisti della guerra».
Non solo però Monica Maggioni, ma anche le altre premiate: Patrizia Bisi con «Daimon», Lia Levi con «Il mondo è cominciato da un pezzo» e Clara Sereni con «Le merendanze» sono le finaliste per il Premio Rapallo Carige, tutte con storie di donne che affrontano difficili cambiamenti o animate da forze misteriose, violente e creative. Inoltre vengono assegnati anche alcuni premi speciali: quello della Giuria, che va a Cristina Comencini per «La bestia nel cuore», e quello per l’opera prima a Luciana Capretti, autrice di «Ghibli».

Se lo sfondo di quest’ultimo lavoro è l’ascesa al potere di Gheddafi e l’esodo degli italiani dalla Libia, nel primo è la vita di coppia che d’improvviso deve fare i conti con le pulsioni più bestiali che albergano nell’animo di ciascuno.
La serata, così femminile, non può che avere una madrina, che quest’anno è l’attrice Milena Vukotic, e una presentatrice d’eccezione incarnata dalla bellezza spontanea di Samantha De Grenet.

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