Una giornata in cascina per 400 nonni milanesi: «Qui la spesa conviene»

Il sole primaverile ha favorito il clima da gita fuori porta. Anche se, in realtà, gli anziani che ieri hanno partecipato all’ultima iniziativa del Comune contro il carovita non erano troppo lontani dal centro cittadino. In quattrocento hanno infatti passato la giornata in otto cascine della periferia milanese, dove, tra un bicchiere di vino e un piatto di risotto, sono riusciti ad acquistare prodotti di qualità a prezzi contenuti. «Gli anziani sono una delle categorie più colpite dall’aumento dei prezzi - spiega l’assessore alle Attività produttive Tiziana Maiolo, che insieme all’assessore Mariolina Molioli ha lavorato al progetto -. Abbiamo deciso di organizzare per loro una giornata di “spesa in cascina”, un’iniziativa che non solo contrasta il caro prezzi ma ha anche un forte valore sociale».
Gli over 60 sono stati individuati dai Centri multiservizi anziani (Cma) e dai custodi sociali. «Si tratta di persone bisognose di assistenza, con problemi fisici ed economici - spiega Assia Benabud, referente del Cma di via Gonin alla cascina Battivacco -. L’iniziativa utile per aiutarli non solo a risparmiare ma anche a vincere la solitudine». E i diretti interessati confermano. «È stata una giornata molto bella: per me che sono nata in campagna è stata un’occasione per rivivere la giovinezza», spiega Luciana, 72 anni. «Siamo usciti dalla routine e abbiamo passato qualche ora all’aria aperta, in compagnia - spiega Salvatore Savona, 65 anni -. È stato un modo per conoscere le realtà rurale a pochi passi da Milano: ma non sapevo dell'esistenza delle cascine». Vorrebbe tornarci, dice, «anche per far quadrare il bilancio». Nelle cascine, ieri, gli anziani hanno infatti potuto acquistare a prezzi convenienti carne, latte, uova e formaggi. Una possibilità sempre più sfruttata da cittadini, che soprattutto nel weekend, cominciano a fare la spesa nelle aziende agricole di Milano. A sorpresa, la seconda città agricola d’Italia: sono presenti circa cento cascine, di cui la metà comunali. «Io vendo principalmente vino, a tre euro la bottiglia, e riso, a due al chilo, garantendo la qualità dei prodotti - racconta Angelo Fedeli, agricoltore affittuario della cascina Battivacco -. Ogni settimana qui vengono già circa duecento persone, soprattutto famiglie». Ma è soprattutto per gli anziani che l’esigenza del risparmio si fa più pressante. «Io con il mio stipendio non arrivo a fine mese - commenta Ester Brenna, 68 anni -. Spero che ci siano altre occasioni di comprare in cascina, perché i prezzi di oggi non sono sostenibili».
Detto fatto. Il Comune nei prossimi mesi vorrebbe ripetere l’esperimento, coinvolgendo anche i ventimila anziani dei centri socio-ricreativi.

«Sto organizzando un incontro con le associazioni degli agricoltori e i proprietari delle cascine per dare continuità alle visite tra metà aprile e fine maggio - fa sapere Tiziana Maiolo -. Ma tutti i milanesi dovrebbero riscoprire la ricchezza agricola della nostra città, che offre un duplice vantaggio: risparmiare, comprando prodotti sani».

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