La giornata Tutti pazzi per Villari. E Zavoli sta per mollare

La giornata Tutti pazzi per Villari. E Zavoli sta per mollare

RomaSergio Zavoli sta per gettare la spugna. «Mi auguro di riuscire a fare un passo indietro a un centimetro dal ridicolo – dice –, non tanto per me quanto per il decoro della politica. La Vigilanza? L’unica vigilanza che mi è consentita è appunto quella di rendermi conto del momento giusto per ritirarmi».
Riccardo Villari invece si è già gettato nel lavoro. Telefona, consulta dati e tabelle, si fa portare note e programmi e si gode pure un inatteso ritorno di popolarità. In quarantott’ore, sono infatti più di 700 gli iscritti al «Villari fan club» nato su Facebook per iniziativa di Claudio Sabelli Fioretti. E i simpatizzanti sul web si aggiungono alla trasversale lista dei politici che in queste ore, nonostante Berlusconi, Fini, Schifani e Veltroni gli abbiano chiesto di dimettersi dalla presidenze della commissione Rai, gli stanno dando ragione. Marco Pannella, Vittorio Sgarbi, Rosi Mauro, Gianfranco Rotondi e ora anche il ministro della Difesa Ignazio La Russa: «Nella vicenda sono stati commessi tanti errori ma non certo da Villari, che anzi va ringraziato per aver sbloccato una situazione che si era incartata. Le massime cariche dello Stato hanno giustamente chiesto le sue dimissioni, ma i gruppi parlamentari che lo hanno eletto non possono costringerlo a farlo». E Umberto Bossi: «L’abbiamo eletto perché eravamo certi che tenesse, la sinistra fa malissimo a insistere, l’Italia adesso ha altri problemi da risolvere».
Antonio Di Pietro però insiste. «È evidente che Villari è stato eletto alla Vigilanza come espressione della maggioranza - sostiene - e siccome per prassi istituzionale quella commissione è destinata all’opposizione, non si può che procedere alla nomina di un nuovo presidente». Il capogruppo Idv alla Camera Massimo Donadi parla di «commissione ormai delegittimata» e invita «tutta l’opposizione a disertare i lavori».
Villari intanto va avanti sulla sua strada. La fase della resistenza sembra già finita, è cominciata quella dell’ordinaria amministrazione.

Il suo primo atto? Una richiesta ai direttori dei tg. «Chiederò loro di analizzare insieme i dati sullo spazio dato dai notiziari al tema sicurezza. È importante capire se è vero che c’è stato un calo di attenzione sulla cronaca nera».

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