Cronache

Giovani e sensibili: le donne che sussurrano ai felini

Uno studio di una scienziata in America rivela chi sa «leggere» meglio le emozioni dei gatti

Giovani e sensibili: le donne  che sussurrano ai felini

Sono indipendenti, solitari, spesso imperscrutabili. A prima vista sembrano quasi indifferenti alla presenza dell'uomo. Eppure ci sono poche, pochissime, persone elette in grado di creare un rapporto di forte empatia con i gatti. Di comunicare con loro, creare un legame profondissimo, comprendendo le loro espressioni più complesse. A scoprirlo è stata una ricerca condotta da una biologa comportamentale dell'università di Guelph, in Canada. Georgia Mason ha messo in luce che gli esseri umani in grado di decodificare con frequenza le espressioni ed emozioni feline appartengono a un gruppo ristretto e speciale: i «cat whisperer».

Ovvero, coloro che sussurrano ai gatti. Per arrivare a questa conclusione, la scienziata e il suo team hanno promosso un sondaggio attraverso internet che ha coinvolto 6.329 amanti degli animali, provenienti da 85 diversi Paesi del mondo. A ognuno è stato chiesto di guardare da due a venti brevi video nei quali erano in primo piano mici con diverse espressioni. Al termine, i partecipanti hanno dovuto rispondere ad alcune domande, spiegando se secondo loro gli animali protagonisti dei filmati fossero felici o angosciati. Alcuni utenti hanno ottenuto punteggi superiori rispetto all media. Ma solo il 13 per cento di loro è stato capace di leggere con attenzione, e comprendere, le emozioni di questi gatti. Nella maggior parte dei casi si è trattato di persone giovani, di sesso femminile. Solo loro hanno mostrato abilità nel «sussurrare» ai felini. Di comprendere nel profondo cosa stessero provando. Una dote non comune. Nell'uomo le espressioni del viso sono di primaria importanza nella comunicazione non verbale. Al contrario, non tutti gli animali si mettono in relazione in questo modo. Eppure, anche le più piccole espressioni dei pet non vanno sottovalutate, perché sono comunque in grado di veicolare un'emozione. Proprio questo ha scoperto la biologa canadese nel suo studio pubblicato sulla rivista Animal welfare. «Perfino i ratti e i cavalli sono capaci di comunicare come si sentono attraverso le espressioni», spiega Mason. Per scoprirlo i ricercatori hanno utilizzato anche le più moderne tecnologie, in particolare la più grande piattaforma video del pianeta: Youtube. Gli scienziati hanno passato lunghissime ore a visionare filmati di felini, analizzandoli attraverso criteri molto specifici. Le clip avevano una durata di circa quattro secondi, e mostravano chiaramente la faccia di un gatto - i suoi occhi, il musetto e la bocca - in situazioni in cui l'animale era chiaramente rilassato o turbato. La narrazione delle riprese ha aiutato il team ad avere la conferma che i mici apparentemente meno rilassati erano in effetti arrabbiati, perché stavano subendo una visita dal veterinario. Gli stessi video sono stati poi mostrati agli utenti del sondaggio, che hanno potuto così capire se fossero in grado di «sussurrare» a questi animali. Lo studio ha rivelato un altro particolare: gli esseri umani comprendono meglio le emozioni positive dei mici rispetto a quelle negative. Entrano, quindi, meglio in empatia con la gioia. «C'è ancora molto da capire sul linguaggio dei gatti aggiungono i ricercatori ma questa ricerca è il primo passo per superare i luoghi comuni che descrivono questi animali come distanti dall'uomo». Ma non finisce qui, perché l'obiettivo del team è «utilizzare» il dono di chi riesce a sussurrare ai gatti per aiutare il lavoro dei veterinari. Chiunque sia capace di comprendere cosa prova un animale guardandolo in faccia potrebbe infatti guidare i professionisti nell'approccio migliore, per rendere le terapie più veloci ed efficaci. «Da questa ricerca abbiamo capito che i felini sono assolutamente espressivi», conclude Mason.

«Anche se per il momento continuano a essere considerati fra gli animali domestici più imperscrutabili».

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