Cronaca locale

Giovani illustratori disegnano Esopo

Ventiquattro vincitori scelti per rappresentare le favole classiche. La mostra alla libreria Crapapelada

Giovani illustratori disegnano Esopo

Alessandra Iadicicco

Lupus in fabula, la volpe e l'uva, la rana tronfia d'ambizione e gonfia da scoppiare come un bue. Li conoscete, no? Gli animaletti delle favole. Ma il lupo non è il cattivone che in un sol boccone mangiò la nonna di Cappuccetto Rosso, la volpe è la trisavola di colei che si accompagnò al gatto per gabolare Pinocchio, e la rana è la sorella grande del ranocchio inseguito e sbaciucchiato dalle nobildonne dei fratelli Grimm in cerca di azzurri principi e mariti. Le creaturine, invece, sono uscite tutte dalla penna e dalla fantasia del frigio Esopo, il primo a dare profilo e carattere antropomorfi a immaginarie bestiole (o forma pelo e vizi animali a tipi umani fin troppo reali), oltre venticinque secoli fa.
I personaggi di un'antichità favolosa non dimostrano, tuttavia gli anni che portano: incessantemente rianimati e ricreati tra l'età classica (il VI secolo a.C) e i classici favolisti d'ogni età (Fedro, La Fontaine, i Grimm, Andersen, Collodi, Perrault...). E passati dai remoti apologhi morali della grecità agli universali proverbi della saggezza di oggidì: transitando, nel migliore dei casi, per i compiti in classe del ginnasio.
La versione delle Favole di Esopo che propone Crapapelada (il libraio editore espositore di via Savona: uguale uguale a quel che «l'ha fa i tortèi...», ma molto più simpatico di lui) non è però un esercizio per ginnasiali. È il risultato di una gara, un concorso - un certamen! - per giovani artisti in erba (i più vecchi non hanno trent'anni, i più giovani non arrivano ai venti), chiamati a «tradurre» gli originali testi greci in originalissimi disegni. E a volgere la lettera della greca lingua morta in colori vividi, figurette vispe e quadretti vivaci. I campioni sono ventiquattro: ventiquattro tavole realizzate dai dodici artisti vincitori. Sono lì tutte da guardare: ben ferme incorniciate e esposte in una mostra (che si apre mercoledì in via Savona 12), stampate riprodotte e rilegate in un bel libro catalogo (Edizioni Crapapelada Milano, 0289429293, www.crapapelada.net), eppure prodigiosamente guizzanti di energia e tensione narrativa. Si muovono infatti belli e vivi dentro le loro storielle. Si muoveranno tutti per davvero la sera dell'inaugurazione: animati nel cortometraggio L'asino Rosario e il lupo. Cinque favole liberamente trattate, realizzato da Silvia d'Elia e proiettato la sera dell'inaugurazione alle 18.

30.

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