Giovani sposi, arrivano gli aiuti della Regione per la prima casa

Contributi fino a ottomila euro più duemila euro per le abitazioni in classi energetiche A e B. Agevolazioni anche a genitori single e donne sole in attesa di un figlio

Due novità nel contributo che Regione Lombardia eroga alle «fasce deboli» (previste dalla legge regionale sulla famiglia) per l'acquisto o la ristrutturazione della prima casa. La prima è che l'importo, erogato a fondo perduto una tantum, può arrivare fino a 8mila euro (negli anni passati era stato prima di 5 e poi di 6mila euro), la seconda prevede invece l'erogazione di un bonus aggiuntivo di mille o duemila euro se l'edificio acquistato è in classe energetica B o A.
A disposizione ci sono 10 milioni di euro. Le domande potranno essere presentate fino al 30 giugno prossimo. «Ancora una volta - commenta il presidente Roberto Formigoni - abbiamo voluto fare uno sforzo notevole per aiutare in modo particolare coloro che fanno più fatica a realizzare il sogno della vita, cioè comprare la casa. Nonostante i continui tagli che stiamo subendo, abbiamo ritenuto importante trovare fondi per riproporre questa iniziativa che negli anni ha aiutato migliaia e migliaia di famiglie. Desideriamo continuare a rispondere concretamente a bisogni reali».
«Questo provvedimento - aggiunge l'assessore alla Casa, Domenico Zambetti - fa il paio con quello della settimana scorsa, che destinava nuovi fondi per la locazione temporanea. Nonostante i grandi sacrifici cui anche Regione è costretta, abbiamo trovato il modo per non lasciare solo nessuno e di andare dunque incontro alle più diverse necessità: dall'acquisto all'affitto».
Le categorie ammesse al bando sono le giovani coppie (coloro cioè che si sono sposati o si sposeranno nel periodo compreso fra il primo luglio 2009 e il 30 giugno 2011 e i cui componenti non abbiano compiuto 40 anni alla data di presentazione della domanda); le gestanti sole (ossia le donne in attesa del primo figlio, nubili o prive del coniuge per separazione legale, senza convivenza, per divorzio o decesso); i genitori soli con uno o più figli minori a carico (padre o madre con uno o più figli minori a carico, che sia celibe o nubile o privo del coniuge per separazione legale, senza convivenza, per divorzio o decesso. Non rientrano in questa categoria le unioni di fatto.
Dei 10 milioni, 8 saranno riservati alle giovani coppie e 2 a tutte le altre categorie. L'entità del singolo contributo è di 5.000 euro per alloggi di valore compreso fra 25mila e 100mila euro; di 5.500 euro per alloggi di valore fino a 200mila euro e di 6mila euro per alloggi che hanno un costo fino a 280mila euro.

Coloro che richiederanno il contributo dovranno presentare un reddito Isee (dunque non lordo) non superiore a 35mila euro; dovranno acquistare un alloggio di prezzo non inferiore a 25mila euro e non superiore a 280mila euro. Queste cifre sono le stesse entro le quali deve essere contenuto il mutuo eventualmente chiesto per l'acquisto della prima casa che, comunque, deve avere durata non inferiore a 5 anni.

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