Alessandra Podestà
Una provincia tutta da scoprire e da gustare. È questo l'invito della rassegna enogastronomica «Sapori e Stagioni», nata da unidea di Verba&Scripta in collaborazione con Omni, che vede ventidue ristoranti nel Pavese, in Lomellina e nell'Oltrepo, proporre piatti tradizionali della zona preparati con prodotti tipici, dalle carni ai formaggi, dai salumi ai frutti della terra, dal riso ai pesci d'acqua dolce, dai prodotti del bosco alle erbe aromatiche. E, dopo mangiato, si possono fare «quattro passi per digerire» andando a visitare e ammirare i tesori storici, artistici e naturalistici della Provincia di Pavia: borghi, castelli, chiese e abbazie, musei, teatri, parchi, terme.
Fino al 7 dicembre (per informazioni www.saporiestagioni.it), a pranzo e/o a cena, ci si può sedere a tavola e scegliere tra un menù a prezzo fisso (da 25 a 32 euro) e un menù degustazione (18 euro), abbinati agli ottimi vini dellOltrepo Pavese. Venerdì e sabato sera, domenica a pranzo e cena, si può andare, per esempio, al ristorante Abbazia d'Erbamara a Cergnago, vicino a Mortara, ricavato in vecchi magazzini. Qui ci si può deliziare con piatti della cucina tradizionale di campagna, come i crostini di lardo e di patè di fegato d'oca, il salame crudo nostrano, il risotto con radicchio e taleggio, il cotechino e sanguinaccio con purè, la torta del latte. Dopo mangiato si visita la vicina Abbazia di San Pietro all'Erbamara, una delle chiese più antiche della Lomellina, anteriore al X secolo; oppure si va a Mortara per riempirsi gli occhi con gli affreschi quattrocenteschi dell'Abbazia di Sant'Albino, o entrare nella Basilica Collegiata di San Lorenzo, in stile gotico-lombardo.
Per provare un menù degustazione si può andare alla Locanda della Tradizione (venerdì, sabato, domenica a pranzo), in piazza della Vittoria a Pavia, che propone un appetitoso tagliere di salumi e formaggi seguito da un semifreddo allo zabaione con cioccolato fondente. D'obbligo, poi, due passi nel centro storico del capoluogo, ricco di monumenti, come il Castello Visconteo e i Musei Civici, le chiese di San Lanfranco, San Luca, San Michele, San Pietro in Ciel D'Oro, San Teodoro, il Museo di Storia dell'Università, il Teatro Fraschini.
Se, invece, si sceglie di andare nell'Oltrepo, ci si può fermare al Ristorante Sasseo, a Santa Maria della Versa, e ordinare un menù a prezzo fisso (venerdì sera, domenica a pranzo e cena) a base di tartelletta ai funghi porcini, raviolini al sugo di arrosto e erbe, filetto di maialino in crosta di pistacchi, creme brulèe. E, poi, gita al Castello di Belgioioso o a quello di Chignolo Po.