Giro di vite sulla movida: ordinanze permanenti dai Navigli a corso Como

Giro di vite sulla movida milanese. Nelle zone più calde della città, Arco della Pace, Navigli, Ticinese, corso Como, Brera, le ordinanze potrebbero diventare permanenti. Il divieto di vendere alcolici in vetro per i locali, l’obbligo di somministrare le bevande solo in bicchieri di carta per rosticcerie, pizzerie d’asporto, take away dalle 21, il divieto assoluto di commercio ambulante potrebbe quindi durare per sempre. Chi sgarra paga 450 euro. Questa l’idea dell’assessore alle Attività produtttive Giovanni Terzi per cercare di arginare un problema diventato di ordine pubblico. Nonostante i provvedimenti contro il rumore e il degrado delle zone del divertimento by night, infatti, i residenti continuano a lamentarsi e passare le notti in bianco. Parallelamente all’inasprimento delle regole a a settembre arriverà anche il nuovo regolamento comunale che cercherà di mettere un freno alle aperture di nuovi locali, bar, e gelaterie nelle zone già sovraffollate. I milanesi continuano a passare le notti in bianco? «Benissimo, questo è un discorso di responsabilità - premette Giovanni Terzi- e di collaborazione, individueremo il gestore del locale che non si preoccupa che la propria clientela non rechi disturbo e annulleremo la concessione del plateatico». È ora di mettete un po’ di ordine nelle cinque zone del divertimento by night cercando di contrastare gli effetti negativi della legge Bersani. Esempio? «Ci sono vie dove si trovano cinque gelaterie una attaccata all’altra e magari nessun panettiere. O altre, come sui Navigli, dove si trovano solo pub e locali notturni - spiega l’assessore -. Se vogliamo che la città viva di notte bisogna cercare di programmare le aperture degli esercizi commerciali, fondamentali per altro perché svolgono una funzione di presidio in maniera più omogenea. Bisogna quindi cercare di dislocare le attività del divertimento per valorizzare altre zone della città. Presto cambierà il volto della Bovisa, così come sta già cambiando quello di via Vittor Pisani, con tutti i nuovi locali che hanno aperto sotto i portici. Ma lo stesso discorso vale per piazza Duomo e per la Galleria: sono luoghi che devono vivere anche dopo le 20». Per questo entro fine settembre approderà in consiglio comunale il nuovo regolamento dei pubblici esercizi. Obiettivo disincentivare al massimo il commercio per tutte quelle zone dove la concentrazione di pubblici esercizi è di gran lunga superiore ai negozi di vicinato richiedendo una serie di accorgimento per lenire rumore: come doppi vetri, insonorizzazione, numero adeguato di posti a sedere all’interno del pub in rapporto all’esterno, aria condizionata, installazione di un rilevatore di rumore.

Molto più semplice invece sarà avere la autorizzazione per un’attività in piazza Duomo, alla Bovisa ain altri quartieri «morti» la sera. Un ragionamento che sarà supportato dagli studi dell’istituto urbanistico del Politecnino che sta mappando la città in base ai flussi di persone.

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