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Da «Giselle» a «The Kabuki» Giro del mondo sulle punte

Balanchine e Béjart. Si parte il 15 con «Lo Schiaccianoci»

Non solo opera lirica e musica sinfonica, il Teatro alla Scala dedica grandi spazi al balletto, in questa nuova stagione. Come sempre, del resto. Si comincia con un classico dei classici, Lo Schiaccianoci di Ciajkovskij (dal 15 dicembre con repliche fino a metà gennaio). Balletto in due atti quattro scene e un prologo basato sul racconto «Der Nussknacker und der Mäusekönig» di Hoffmann del 1816 (scene e costumi Margherita Palli, luci Marco Filibeck e direttore Michail Jurowski), in scena la compagnia scaligera. Il secondo appuntamento - dal 24 gennaio al 9 marzo 2019 - è all'insegna del Romanticismo: Winterreise («Viaggio d'inverno»), capolavoro di Schubert, un viaggio dell'anima in un inverno che è soprattutto interiore (coreografia di Angelin Preljocaj, scene Constance Guisset, costumi Angelin Preljocaj, basso baritono Thomas Tatzl e pianoforte James Vaughan).

Altri capolavori sulle due punte. Woolf Works è in programma a partire dal 7 al 20 aprile (musica di Max Richter): il mondo di una delle scrittrici più originali del Ventesimo secolo si aprirà per la prima volta alla Scala con lo straordinario successo di Wayne McGregor per il Royal Ballet ispirato da tre noti romanzi di Virginia Woolf ma anche da lettere, saggi, diari. E ancora, riecco La bella addormentata nel bosco di Ciajkovskij - una produzione scaligera (dal 26 giugno al 9 luglio), con la coreografia e la regia del grande Nureyev e in scena l'étoile Svetlana Zakharova e l'artista ospite Polina Semionova, e il direttore Felix Korobov Di più. Dall'11 al 14 luglio ci sarà in veste di ospite il Tokyo Ballett. Già programmato i titolo The Kabuki per due rappresentazioni, con la coreografia di Maurice Béjart.

Dopo l'estate viene il turno di Giselle, l'indimenticabile balletto di Coralli-Perrot con la ripresa di Yvette Chauviré. L'esecuzione musicale è affidata all'Orchestra dell'Accademia Teatro alla scala diretta da David Coleman (in cartellone dal 17 settembre all'8 ottobre). E avanti: si passa a Onegin di Ciajkovskij (dal 20 ottobre al 10 novembre). Un balletto in tre atti di John Cranko. Ci sarà l'étoile Roberto Bolle e l'ospite Marianela Nuñez; dirige Felix Korobov.

Il primo degli ultimi due è lo spettacolo Balanchine-Kylián-Béjart (16-30 novembre 2019), con «Symphony in C» (musiche di Bizet), «Petite Mort» (Mozart) e «Boléro» (Ravel), sul palcoscenico ancora la stella italiana Bolle.

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