Il giudice respinge il ricorso ma il Genoa non si arrende

Comunicato dei Grifoni in rete: «Basta ribaltare in aula quanto è successo sul campo»

Luca Russo

Reclamo respinto. La prima puntata del caso 'San Benedetto' ha visto il Genoa scontrarsi contro un muro di gomma. Quello del giudice sportivo della Lega di Serie C Giuseppe Quattrocchi che ieri ha esaminato il reclamo presentato dalla società rossoblù sul ritardo con cui è iniziata la partita di domenica scorsa. Al termine di un'analisi durata alcune ore ha emesso nel tardo pomeriggio di ieri il suo verdetto. «La gara ha avuto inizio con il noto ritardo per fatto - legge tra l'altro nel pronunciamento - non ascrivibile a violazioni di norme o disposizioni da parte della società Sambenedettese» e si è poi conclusa in termini «di assoluta normalità come gli atti ufficiali di gara fanno ritenere». Nel suo lungo dispositivo il Giudice Sportivo ha aggiunto inoltre che per la responsabilità oggettiva degli incidenti scoppiati tra i tifosi marchigiani e le forze dell'ordine, la società è già stata punita con una sanzione di 12mila euro. Decisione, questa, presa lunedì 23 dopo il referto arbitrale dell'arbitro Lena di Ciampino.
Ma il Genoa non ci sta e ha già deciso di impugnare il verdetto del giudice presso la Commissione Disciplinare chiamata a pronunciarsi sul caso tra oggi e domani. Il punto sul quale batte il Genoa è ormai noto: la gara è iniziata con diciannove minuti di ritardo, nove in più del consentito dal margine di tolleranza delle ultime quattro giornate, e per questo è venuta meno la regolarità del campionato. I legali rossoblù scrivono infatti nel reclamo che nel suo pronunciamento «il Giudice Sportivo nella sua valutazione non ha tenuto conto né delle ripercussioni del comportamento dei tifosi chiaramente addebitabili alla Sambenedettese Calcio né di quanto disposto dal Comunicato Ufficiale n. 232/O del 24 febbraio 2006 in ordine ai tempi di tolleranza previsti per le ultime quattro giornate di campionato. Quanto sopra inficia sia la regolarità del campionato sia il regolare inizio e svolgimento della gara Sambenedettese-Genoa».
Insomma la battaglia continua anche se c’è chi, sulla sponda del Genoa, non pare proprio d'accordo. È il caso dell'Associazione dei Grifoni in Rete che «preso atto del ricorso presentato dalla società del Genoa per i fatti di San Benedetto, - si legge in un comunicato stampa - esprime il proprio sdegno di fronte all'ennesimo tentativo di ribaltare in aula quanto è successo sul campo, per un fatto del tutto ininfluente ai fini del risultato». «Lo stadio Riviera delle Palme ci ha visto uscire sconfitti e, come tifosi, accettiamo questo verdetto - continua la nota - riconoscendo appieno i meriti della Samb che, in circostanze davvero difficili, ha disputato la gara con dignità ed ottenuto con merito la vittoria». «La nostra passione si nutre di prati, palloni e colori, non di scartoffie e cavilli - conclude il comunicato - Questo calcio non ci appartiene».
La squadra intanto ieri ha proseguito la preparazione a Pegli. Dopo la contestazione di martedì l'allenamento pomeridiano si è svolto senza particolari sussulti a parte l'inforunio che ha colpito Bacis.

Il difensore rossoblù ha dovuto interrompere l'allenamento per un trauma distorsivo al ginocchio destro con lieve risentimento al legamento collaterale mediale che ora mette in dubbio la sua disponibilità per la partita di lunedì con il Cittadella.

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