Da giugno il Frecciarossa avrà il suo capolinea a Malpensa

Sabato il viaggio di prova da Roma. L’assessore Cattaneo: «Dimostrare che la rete può sopportare l’Alta Velocità»

Anche Malpensa avrà i suoi treni ad alta velocità. Tra qualche giorno, annuncia l’assessore a Infrastrutture e Mobilità del Pirellone Raffaele Cattaneo, cominceremo con un viaggio di prova e da giugno (se tutto andrà come previsto) ci saranno i primi biglietti messi in vendita. «Sabato - spiega Cattaneo quando si è appena conclusa la riunione tecnica che ha dato il via all’operazione - il primo viaggio del Frecciarossa fino a Malpensa. Un esperimento col valore tecnico di dimostrare che la rete attuale, completato il tunnel di Castellanza e la stazione attuale di Malpensa, sono in grado già oggi di ospitare anche i treni ad alta velocità. Mi ero impegnato a garantire una prima corsa sperimentale entro la fine di marzo. E la faremo sabato».
I treni, spiega poi l’assessore, non viaggeranno ad alta velocità sulla rete delle Ferrovie Nord che porta a Malpensa. Non andranno a 300 chilometri all’ora, ma rispetteranno la velocità massima consentita su questa rete, pari a 140. «Stiamo lavorando per alzarla un po’, potrebbe arrivare a 160 km/h, una velocità che la rete tecnicamente consentirebbe». Ma l’interesse di questa iniziativa per i viaggiatori «è la possibilità di avere in prospettiva un servizio che non ha la stazione di testa a Milano, ma a Malpensa» per treni che arrivano da Firenze e Bologna o da Venezia e Brescia. L’obiettivo «è proporre una prima iniziale offerta commerciale già con il cambio orario di giugno. I particolari non li conosco, perché ci stanno lavorando le Ferrovie dello Stato, ma è un traguardo condiviso».
Ieri, intanto, Sea (Linate e Malpensa) e Sacbo (Orio al Serio) hanno firmato un accordo di cooperazione industriale per «creare un unico soggetto industriale», spiega il presidente della Sea Giuseppe Bonomi, «in grado di gestire il secondo il terzo e il quarto scalo per traffico passeggeri e il primo e il terzo per quello merci». Un triangolo d’oro, quello disegnato dai tre aeroporti, che da solo produce un quinto del pil dell’Europa.

«Questa alleanza operativa - il commento del sindaco Letizia Moratti che con il Comune è azionista di maggioranza della Sea - è una razionalizzazione del sistema aeroportuale ancor più necessaria in un Paese con troppa frammentazione. In cui ci sono cento aeroporti e costi per la collettività che potrebbero essere evitati».

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