Giunta, il rimpasto è fatto Aprea e Colli assessori fuori Buscemi e Magnano

In Regione si cambia. Oggi il governatore Roberto Formigoni dovrebbe finalmente chiudere i giochi e annunciare il rimpasto di giunta. A rimpolpare le quote rosa, saranno l’ex presidente della Provincia e oggi senatore Ombretta Colli e l’ex sottosegretario ora presidente della commissione Cultura della Camera Valentina Aprea. Si dice spinta da un inedito asse tra l’ex ministro Mariastella Gelmini e l’eurodeputato ciellino Mario Mauro. Sia Colli sia Aprea dovranno lasciare gli incarichi romani per dedicarsi alla Lombardia. A tempo pieno, come prevede anche una delle nuove regole a cui Formigoni, al di là dei nomi, ha affidato il compito di dare un volto nuovo alla sua squadra. E proprio per non rinunciare alla sua attività professionale, a lasciare il posto di assessore alla Cultura sarà Massimo Buscemi, qualcuno dice pronto per il vertice di Nord Energia, la società partecipata da FNM e da Azienda Elettrica Ticinese. In Regione Buscemi resterà da consigliere. In uscita anche il sottosegretario Francesco Magnano e il consigliere delegato del presidente Formigoni a Moda e Design Fabio Saldini. Non è un mistero che qualche malumore all’interno del gruppo dei consiglieri abbia causato la mancata promozione di Margherita Peroni, presidente della commissione Sanità e l’arrivo di Eugenia Scabini, professoressa di Psicologia sociale all’università Cattolica. Per far loro posto, Formigoni dovrebbe sacrificare uno tra gli assessori Gianni Rossoni o Marcello Raimondi.


Ieri, intanto, l’aula ha votato la nomina di Doriano Riparbelli segretario della presidenza del consiglio regionale al posto di Massimo Ponzoni. Per lui 37 voti, con 11 franchi tiratori nel suo partito. Segno che i rapporti interni sono sempre più tesi.

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