Franco Sala
Solidarietà, integrazione: principi enunciati dalla sinistra che, di fatto, a Renate non trovano cittadinanza. La giunta di matrice ulivista, di fronte alla precisa richiesta della comunità islamica di utilizzare la palestra di Via Dante in occasione della fine del ramadan, ha risposto picche. Allora, i musulmani hanno trovato ospitalità nella vicina Cassago e la decisione assunta dagli amministratori locali sta facendo discutere lintera comunità. «Per quanto riguarda la palestra chiarisce Elisa Riva, il sindaco - abbiamo dovuto negare la struttura per motivi tecnici dovuti ai recenti lavori di ristrutturazione». Eppure ci sono motivi che vanno oltre le ragioni di natura pratica. «Ritengo - racconta il sindaco di nutrire un certo scetticismo nel concedere lutilizzo di uno spazio pubblico destinato ad attività sportive per manifestazioni di carattere strettamente religioso». Pazienza se nella vicina Desio quando la giunta della Casa delle libertà ha vietato luso del palasport ai musulmani che volevano celebrarvi il Natale islamico, gli esponenti del centrosinistra si sono strappati le vesti con frasi affilatissime contro sindaco e assessori. Ancora, a Renate i «buonisti», seduti sulle poltrone che contano del palazzo si sono rifiutati di concedere agli islamici pure la saletta del centro culturale «Alfredo Sassi» dove fino a giugno, durante la domenica mattina, i bambini frequentavano lezioni di lingua araba.
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