Olbia - Fini attacca, Berlusconi rilancia. E al presidente della Camera che lo accusa di delegittimare la magistratura, il presidente del Consiglio risponde: " Il signor Fini in tutti questi anni ci ha sempre detto no. E poi abbiamo capito che aveva un patto con i magistrati". Il riferimento è alla riforma della giustizia, ma anche all'addio al Pdl del leader di Fli: "Fini e i suoi se ne sono andati all’opposizione facendo rischiare la crisi al governo e l’instabilità che avrebbe provocato un grave danno perchè le agenzie di rating erano lì ad aspettare". Adesso però, assicura il Cavaliere, "la nuova maggioranza è coesa per numeri e politicamente".
"Clima da guerra civile" Silvio Berlusconi ha poi lanciato l’allarme su un clima infuocato e ha affermato che "non si era mai verificata una vita politica con toni da guerra civile". Il presidente del Consiglio, a Olbia per la campagna elettorale amnministrativa, punta il dito contro "insulti e calunnie terrificanti di cui sono ogggetto" e torna a criticare "l’uso del diritto come arma politica contro di me. E' terrificante e c’è un’altra cosa terrificante ed l’uso del diritto contro colui che la sinistra considera il suo nemico politico". Il premier ha inoltre spiegato la battuta sul cancro: "Ieri a Milano parlavo dei pm milanesi, non dei giudici. Anzi, ho sottolineato che le accuse che mi vengono rivolte dai pm non hanno poi trovato rispondenza nelle decisioni dei giudici".
La stoccata a Napolitano Il premier è tornato a rilanciare la necessità di riforma dell’architettura dello Stato. Berlusconi ha sottolineato che i padri costituenti, per paura che si riformasse un regime, "hanno diviso il potere in tre istituzioni" ma non hanno dato "nessun potere al presidente del Consiglio dei ministri". "La gente - ha sostenuto - pensa che mi basti schioccare le dita, ma il premier può solo suggerire non può ordinare nulla, ha solo il potere della sua autorevolezza. Il Cdm fa una legge che poi va al capo dello Stato che interviene sempre per correggere questa o quella cosa".
Il processo Mills Domani Berlusconi sarà in tribunale per il processo Mills: "Come divertimento mi recherò in tribunale, quella di domani è una causa che ha a che fare con una persona che non ho mai conosciuto, un certo avvocato Mills e che data circa 16 anni fa". Berlusconi ha sottolineato che "il premier viene sottoposto a una umiliazione del genere" e che è assurdo che la sinistra dica Berlusconi fatti processare, perché "io sono l’uomo più processato del mondo anzi dell’universo".
Il rimpasto "Non vedo che scandalo ci sia nell’aumentare di 10-15 sottosegretari i componenti
del governo" ha poi detto il presidente del Consiglio nel corso di un comizio elettorale a Olbia a sostegno del candidato sindaco del Pdl, Settimo Nizzi. Il premier ha ricordato che il governo Prodi aveva 102 esponenti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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