Gm Al via la newco con Stato e sindacati Henderson: «Presto fuori dal Chapter 11»

New YorkIl giudice Robert Gerber, del Tribunale fallimentare di New York, ha autorizzato Gm a procedere con il piano che prevede il collocamento dei suoi asset migliori in una new company che sarà controllata in larga misura dai governi di Stati Uniti e Canada, oltre che dal fondo sanitario dei suoi dipendenti, vale a dire i maggiori creditori. Nella newco confluiranno le attività di maggior pregio come i marchi Chevrolet e Cadillac.
Nel dispositivo della sentenza, lungo 95 pagine, il giudice spiega che la vendita degli asset è necessaria per proteggere le attività del gruppo. «I tribunali fallimentari - spiega Gerber - hanno il potere di autorizzare le vendite laddove vi sia ancora del valore da preservare, per impedire la morte di un paziente in sala operatoria». Il governo americano, che sta finanziando la riorganizzazione di Gm in amministrazione controllata, aveva dato tempo al produttore fino a venerdì per ottenere il via libera da parte del Tribunale. In caso contrario, il gruppo guidato da Fritz Henderson rischiava di perdere i fondi federali e di essere costretto alla liquidazione.
Secondo il magistrato procedere altrimenti, ovvero con la liquidazione fallimentare sarebbe stato «un risultato disastroso per creditori, dipendenti e fornitori di Gm, e per le comunità che gravitano attorno alla casa automobilistica». Con il riassetto previsto, Gm diventerà una società di fatto statale, almeno temporaneamente, con il governo che controllerà il 60,8% del capitale; seguito dal sindacato Uaw (United auto workers) con il 17,5%, lo Stato canadese, all’11,7% e i creditori a cui viene concessa una quota del 10% in cambio dell’annullamento di 27 miliardi di dollari di debiti.

Fiducioso il numero uno di Gm, Henderson. «Entro la settimana saremo fuori dalla bancarotta». Il gruppo aveva indicato al Tribunale che complessivamente il debito ammontava a 172,8 miliardi di dollari e il totale delle attività era pari a 82,29 miliardi.

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