Il gol di «lady Inter» che fa perdere 200 milioni al marito

Una novantina di emendamenti. L’ultima maratona in aula (seduta iniziata alle 14.30 di giovedì e chiusa alle due di notte) ha accorciato le distanze per il via libera al Piano di governo del territorio. Salvo sorprese, l’ok potrebbe arrivare già martedì prossimo. Ieri intorno all’una a pagare l’ostruzionismo della moglie Milly è stato il patron dell’Inter Massimo Moratti. É passato con i voti di buona parte del Pdl l’emendamento firmato dal capogruppo di Rifondazione Vladimiro Merlin che chiedeva di escludere gli stadi privati tra gli impianti sportivi che possono godere di vantaggi volumetrici (l’Inter che vuol farsi un San Siro bis avrebbe recuperato almeno 200 milioni di euro).
Mentre gli emendamenti sono in via di esaurimento, l’opposizione pensa già alla fase due della battaglia al Pgt, quando il testo definitivo tornerà in aula a inizio 2011 (in piena campagna elettorale) dopo i sei mesi necessari per raccogliere le osservazioni. Pd e sinistra radicale hanno voluto precisazioni dal segretario generale del Comune sulla possibilità di emendare ancora il testo. Ogni consigliere potrà richiamare le osservazioni in aula, chiedendone la discussione. Su questa base «riteniamo che sarà molto difficile - ha commentato il capogruppo del Pd, Pierfrancesco Majorino - che il Pgt sia approvato prima dello scioglimento di questo consiglio comunale».
Lo stallo, denuncia il consigliere del Pdl Fabrizio De Pasquale, rischia di danneggiare pesantemente il settore edile, che muove il 12 per cento del Pil cittadino e crea occupazione per circa ventimila persone.

Ma «a partire da un mese prima dalla data di approvazione del Pgt fino al via libera definitivo - fa presente - scatta il periodo di garanzia, ossia non vengono rilasciate nuove concessioni edilizie. Il rischio è di bloccare per mesi l’attività delle imprese di settore. Meno se riusciremo a dare il via libera entro inizio 2011, ma figuriamoci il danno se slitterà al prossimo mandato».

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