Si chiamano Paulo, Hobz, Mathieu e Ben, sono francesi, hanno tutti meno di trentanni e un'unica passione: quella del golf. Urbano. I quattro infatti fanno parte di una nuova generazione di golfisti che ha deciso di abbandonare il green per lasfalto. Giocano soprattutto a Parigi, la loro città («girando molto l'Europa, perché questo è diventato un vero e proprio lavoro»), dove di notte si allenano, e di giorno stupiscono i passanti.
A Parigi, insieme ad altri amici nel 2004 hanno fondato il collettivo «19ème trou» («la diciannovesima buca», la buca che non c'è, perché loro sono la parte anomala del golf, quella che gioca su asfalto), riuscendo in unimpresa (un po) impossibile: sdoganare il golf, rendendolo giovane e on the road. Senza perdere l'eleganza tipica dellatleta.
Ieri sera i ragazzi di 19ème trou sono sbarcati a Milano. E oggi disputeranno quattro match di street golf per le vie del centro, insieme ad alcuni professionisti del green italiani.
A portarli da noi, Jeckerson, azienda emiliana nata nel 1995 sui campi da golf (i famosi pantaloni cinquestasche con le toppe di pelle o camoscio sul davanti sono stati inventati per asciugarsi le mani durante le gare, evitando così le perdite di tempo per cercare lasciugamano nella borsa) che per festeggiare il suo quindicesimo compleanno ha organizzato questa performance di golf urbano a nove buche.
Da via Dante (alle 10), i golfisti di strada si sposteranno ai Giardini di via Palestro (alle 12 e 30) e in piazza San Babila (alle 16 e 30), per poi approdare in corso Monforte, alla Galleria Visconti, dove Jeckerson presenta la nuova collezione per la prossima primavera-estate (pantaloni cargo, molte camicie in lino e cotone, le famose toppe rivisitate, e due novità: costumi e scarpe).
«Con questo evento intendiamo proporre una lettura diversa del golf, più vicina al linguaggio dei giovani e al loro stile dinamico, ribelle e fuori dagli schemi - spiega Roberto Cappelli, amministratore delegato Jeckerson -. La performance rispecchia la nuova anima del brand che sta ampliando i suoi orizzonti per abbracciare mondi diversi. Con il risultato di incontrare le esigenze di un pubblico trasversale».
Vestiti con divise dai colori sgargianti disegnate per loro dall'azienda, i giocatori useranno (come sempre) palline da golf più leggere e morbide di quelle dei «veri» golfisti, le loro buche saranno i cestini della pattumiera, i tombini, le fioriere, e tutto ciò che trovano per strada, e si sposteranno sulle Apecar. Il resto lo faranno limprovvisazione e la bravura dei quattro atleti urbani arrivati da Parigi per stupire i milanesi. Un po come succedeva qualche anno fa con i ragazzacci del parkour, sport cittadino (reso famoso da un video di Madonna) nato negli anni Novanta proprio in Francia.
Anche lo street golf nasce nel Novanta, ma in Germania, per poi esplodere come fenomeno in Francia nel 2004. Oggi questo sport di strada è praticato anche negli Usa (oltre che in paesi come Svizzera, Portogallo, Belgio e Olanda), ma in Italia arriva solo ora. E chissà che dopo la performance voluta dallazienda emiliana, il golf non assuma anche a Milano una connotazione urbana, di strada, coinvolgendo i più giovani.
Intanto il «fashion week» maschile in corso sta sicuramente andando in questa direzione. Lo dimostrano i tanti eventi aperti a tutti, e appuntamenti come la sfilata itinerante di Missoni, che venerdì ha dato il via a questa nuova attitudine più democratica della moda milanese.
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