Londra - Scioperi selvaggi "indifendibili". Così il premier Gordon Brown, parlando stanotte alla Bbc, ha stigmatizzato le proteste dei lavoratori britannici contro la presenza degli operai italiani della siciliana Irem nel cantiere della raffineria Lindsey Oil della Total di Grimsby, nel Lincolnshire. Da Davos, dove ha partecipato al Forum economico mondiale, Brown ha riferito di comprendere la preoccupazione e lo stato d'animo dei lavoratori britannici ma ha aggiunto che gli scioperi "non sono la cosa giusta da fare". Sulla stessa lunghezza d'onda del primo ministro, il titolare delle Attività produttive britannico Peter Mandelson, che ha avvertito come il protezionismo non avrebbe altro effetto che trasformare la recessione in una "depressione": "Sarebbe un errore enorme - ha sottolineato Mandelson - fare marcia indietro rispetto ad una situazione in cui le aziende britanniche possono operare in Europa, e quelle europee possono farlo qui da noi". In Gran Bretagna il governo ieri aveva deciso di far entrare in scena l'Acas (un ente indipendente di arbitrato e conciliazione sul lavoro) per avviare un'indagine che potesse giungere a dirimere la disputa. La protesta dei lavoratori britannici è scattata dopo la vittoria di un appalto dal valore di 200 milioni di sterline (228 milioni di euro) da parte della siracusana Irem presso la raffineria Lindsey Oil del Lincolnshire.
Il principale sindacato, Tuc, ha accusato la Total, proprietaria della raffineria della discordia, di aver cercato di "tagliare in modo scorretto salari, condizioni di lavoro e rappresentanza sindacale dei dipendenti". Scioperi di solidarietà si sono registrati in questi giorni fino in Scozia, Galles, Irlanda del Nord.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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