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Il governo invia i rinforzi: in città altri 150 soldati

Il governo invia i rinforzi: in città altri 150 soldati

Un anno fa a Milano erano arrivati i primi militari e nascevano le pattuglie miste. Ora arrivano i rinforzi. Dovrebbero essere 150 i militari da schierare nelle strade meno sicure. Merito della proroga firmata dal ministro dell’Interno Roberto Maroni e dal ministro della Difesa Ignazio La Russa per arruolare 4.250 uomini in più nelle grandi città. E anche Milano, da oggi, potrà aumentare il suo livello di sicurezza, già garantito dai 434 soldati, di cui 174 impegnati nel pattugliamento misto, 80 al centro di identificazione e espulsione di via Corelli e il resto a presidio nei luoghi sensibili.
Grande la soddisfazione del vicesindaco Riccardo De Corato che, in un colloquio telefonico con La Russa nei giorni scorsi, aveva chiesto una cinquantina rinforzi. Ora se ne vede arrivare circa cento in più rispetto alle aspettative. Una manna dal cielo. «È un dato estremamente positivo - commenta - che ci permetterà di vigilare nei quartieri meno sicuri con più turni, 24 ore su 24, anche di notte, no stop». Considerato che per ogni turno vengono schierati tre soldati, insieme alle forze dell’ordine, è facile ipotizzare che una parte potrebbe essere dirottata su alcune delle 21 aree già presidiate, permettendo una copertura totale, a qualsiasi ora.
I nuovi militari andranno quindi a rimpinguare le squadre già in azione nelle zone più critiche e permetteranno di estendere la sorveglianza anche ad altri quartieri.

Sono una decina le aree che richiedono più sicurezza: piazza Prealpi, viale Certosa, l’ex scalo di Porta Romana, l’Ortomercato, la zona di San Dionigi, il parco Lambro e della Martesana, via Gola e la zona dei Navigli, via Fulvio Testi. L’operazione sicurezza - fa notare il ministro Maroni ha già contribuito «a un vistoso calo dei reati registrati».

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