Roma Scattano le espulsioni anche per i cittadini dell’Unione Europea, la prostituzione in strada diventa reato, con multe per i clienti, il fondo dei beni confiscati alla mafia diventa un nuovo tesoretto, i violenti degli stadi saranno arrestati anche grazie alle riprese delle telecamere, in «flagranza differita». Il consiglio dei ministri ha approvato il secondo pacchetto sicurezza del governo Berlusconi. A due anni dal primo, composto da un disegno di legge (per immigrazione e prostituzione) e da un decreto legge (stadi e mafia), chiude una svolta aperta con i primi provvedimenti di contrasto all’immigrazione clandestina e alla criminalità organizzata. Maroni la definisce la realizzazione «completa» del «programma del governo in materia di contrasto al crimine organizzato, di ordine pubblico e di sicurezza dei cittadini». Un percorso che dal 2008 a oggi ha portato «alla diminuzione del 12% del numero dei reati comuni e un crollo del 50% delle rapine in banca».
Il pacchetto è stato presentato ieri da Maroni e Berlusconi insieme. E il premier ha ricordato come la sicurezza fosse «uno dei cinque punti del programma» offerto agli elettori nelle elezioni del 2008.
Una delle novità è dunque l’ «allontanamento coattivo», cioè l’espulsione, per i cittadini comunitari, per motivi di ordine pubblico. Lo strumento legislativo di partenza è la direttiva europea numero 38 del 2004 che che stabilisce i requisiti che consentono ai cittadini comunitari di stabilirsi in un altro Stato dell’Unione per un periodo superiore ai 90 giorni. Il cittadino di un Paese Ue deve dimostrare di possedere un reddito minimo per vivere in Italia e «un’abitazione idonea». Il pensiero va ai rom dei campi nomadi nelle periferie delle città, ma il ddl parla genericamente di cittadini della Ue, e dunque è una regola estesa indistintamente a tutti.
L’espulsione non sarà immediata: prima verrà consegnato «un invito ad allontanarsi e in caso di mancato rispetto», scatta «l’allontanamento coattivo». Alle critiche di chi accusa il governo di marciare contro l’Europa, Maroni ha risposto in anticipo: «Abbiamo preventivamente notificato la decisione alla Comunità europea per sapere se la Commissione è d’accordo o meno».
Il foglio di via sarà consegnato anche alle prostitute. Il pacchetto sicurezza assorbe alcuni degli articoli previsti dal disegno di legge Carfagna da tempo fermo in parlamento. La prostituzione in strada diventa reato: ammenda da 200 a 3mila euro). I clienti saranno multati per la stessa cifra.
Il consiglio dei ministri ha approvato poi una delega al governo per assegnare ai Comuni i rinnovi dei permessi di soggiorno (circa 800mila l’anno) alleggerendo così il lavoro delle questure. In materia di immigrazione, ha ricordato Maroni, finora «l’Italia non ha avuto alcuna censura».
Nuove norme anche negli stadi, contenute, queste, nel decreto legge, e dunque subito operative. Le forze dell’ordine potranno procedere all’arresto degli ultras «sulla scorta di riprese video», entro 48 ore dal termine della partita. Saranno ampliati i poteri degli stewart, i controllori degli stadi. Le norme già varate, come la tessera del tifoso, hanno portato in queste prime nove giornate di campionato a una «riduzione del 50% di partite con incidenti e del 90% dei feriti».
Il pacchetto contiene anche misure di contrasto al «tesoro» della mafia: viene affinata l’attività dell’agenzia per la confisca dei beni della criminalità organizzata, che sinora ha sequestrato 35mila beni per un valore di «18 miliardi di euro». «Pensiamo - ha detto il ministro - che possa autofinanziare le proprie attività. Se le consentiamo di utilizzare una parte di questo enorme patrimonio, l’1% sarebbero 180 milioni». Le auto sequestrate saranno subito messe a disposizione delle forze dell’ordine. Sono previste anche nuove misure per «colpire le connivenze tra chi offre i capannoni e le attività di lavoro illecito». L’accesso al fondo per le vittime dei reati mafiosi verrà esteso anche alle associazioni contro racket e usura. Saranno ulteriormente potenziate le prerogative dei sindaci: potranno chiedere l’ausilio delle forze dell’ordine per l’applicazione delle ordinanze. Rafforzate le forze di polizia all’estero.
Infine, dall’1 gennaio collegamento wi-fi senza registrazione. E finisce la fase di sperimentazione della carta d’identità elettronica. Diventerà documento ufficiale, con impronta, anche per i neonati. E spianerà la strada al «voto elettronico».
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