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«Il governo del Pdl abolisca l’Ici e aiuti le famiglie»

La maggioranza si oppone al registro delle coppie di fatto

(...) In testa, dicono i primi dati, con oltre l’81 per cento delle preferenze c’è la richiesta di abolire l’Ici, poi (76 per cento) la deduzione delle spese di cura per famiglie con anziani e portatori di handicap. A seguire il quoziente familiare, il bonus bebè e la parità tra scuola pubblica e privata. «Tanti, soprattutto quando arrivano le elezioni, parlano di difesa della famiglia - spiega la coordinatrice regionale di Fi Mariastella Gelmini -. Noi, invece, l’abbiamo sempre aiutata con interventi concreti, perché crediamo nei suoi valori. Prodi e il suo governo hanno perso tanto tempo a parlare di Dico e coppie di fatto e intanto mettevano le mani nelle tasche degli italiani». Pronto, allora, il piano del centrodestra che prevede benefici fiscali per le opere di ristrutturazione, la costruzione di nuovi alloggi per i giovani e le coppie, la riduzione del costo dei mutui rendendo vantaggioso per banca e cliente rinegoziare gli interessi, un «bonus locazioni affitti» per giovani coppie e famiglie meno abbienti. Poi bonus bebè per ogni nuovo figlio naturale, in affido o adottato, la progressiva riduzione dell’Iva sugli alimenti e i prodotti per l’infanzia, libri di testo gratuiti per le famiglie meno agiate, libera scelta tra la scuola statale e quella privata. Solo promesse? «Il presidente Berlusconi - replica la Gelmini - porterà l’abolizione dell’Ici al primo consiglio dei ministri. La casa non è un lusso, ma un bene primario. Poi arriveranno anche tutti gli interventi sugli affitti e gli sgravi fiscali». E le risorse per realizzare tutto questo? «Si trovano, si trovano. Ogni italiano paga seimila euro per far funzionare la burocrazia. Bisogna snellirla, riorganizzare la macchina dello Stato e farla costare meno. Poi i soldi per le famiglie verranno fuori». E i giovani? «Il Popolo della libertà vuole ridurre la pressione fiscale per i precari, mentre è scandaloso che il centrosinistra di Prodi abbia aumentato le tasse per i Co.co.co». Il registro delle coppie di fatto? «Anche se è stato proposto da alcuni consiglieri di Fi, la stragrande maggioranza dice no - replica la Gelmini -. E soprattutto non c’è l’ok del partito». Sono «numeri che parlano chiaro» le fa eco Riccardo De Corato. «La Margherita voterà contro - spiega il vicesindaco - non avranno mai i voti per farlo passare». Un’iniziativa «inutile» per il capogruppo di An. «Nelle città dove è stato adottato - aggiunge Carlo Fidanza - solo pochissimi hanno fatto richiesta per entrare. È solo una battaglia ideologica, un chiavistello per il problema delle coppie dello stesso sesso, per arrivare a soluzioni che non vogliamo, come le adozioni per le coppie omosessuali». A tagliar corto ci pensa Ignazio La Russa.

«Se un uomo e una donna sono una coppia di fatto, vogliono più diritti e dunque sono disposti ad avere anche più doveri è semplicissimo: basta andare in Comune e sposarsi. Il resto è solo strumentalizzazione per cercare di spacciare come famiglie rapporti leciti, ma che famiglia non sono. Per le coppie omosessuali, invece, sulla parità nei diritti individuali».

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