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Dalle tasse alla previdenza. Ecco la guida a tutte le misure

Oggi il testo da 22 miliardi in Aula. Irpef ridotta, famiglie al centro

Dalle tasse alla previdenza. Ecco la guida a tutte le misure

La legge di Bilancio 2026, che vale complessivamente 22 miliardi di euro, approda oggi nell'Aula del Senato dopo il via libera della Commissione Bilancio. I lavori nell'emiciclo di Palazzo Madama prenderanno il via alle 9.30 e domani ci sarà l'approvazione con il testo che sarà confermato tal quale dalla Camera prima di fine anno. La manovra può essere definita di «passaggio» poiché avvia il completamento del lavoro sul fronte della riforma fiscale iniziato tra 2024 e 2025 abbassando anche la seconda aliquota Irpef. Da sottolineare anche un cambiamento sul fronte previdenziale con l'obbligo di versamento del Tfr al Fondo Inps anche per le aziende con almeno 40 dipendenti, mentre dal primo luglio i neoassunti verseranno (salvo diversa scelta) in automatico alla previdenza complementare. Una scelta di responsabilità che fa rima con la stretta sulle uscite anticipate. Ma «passaggio» significa anche vedere un Paese concentrato sulla propria capacità di difesa e sull'ordine pubblico. Un Paese che con la manovra si è riappropriato anche delle sue riserve auree.

Taglio Irpef dal 35 al 33%

La manovra riduce la seconda aliquota Irpef dal 35% al 33% (per un costo stimato di 2,76 miliardi di euro l'anno) fino a 200mila euro, ma dai 50mila in su lo sgravio si ferma a 440 euro annui. Confermata la riduzione del cuneo fiscale fino a 40mila euro. Arriva l'estensione della detassazione degli aumenti anche per i contratti rinnovati nel 2024: gli incrementi retributivi corrisposti dal primo gennaio 2026 saranno tassati al 5%. E si amplia la platea dei beneficiari: reddito fino a 33mila euro. Introdotte agevolazioni per i premi di produttività.

Bonus al 50% anche nel '26

Sul fronte casa sono prorogate al 2026 le detrazioni per ristrutturazioni edilizie (50% sulla prima casa fino a un massimo di 92mila euro recuperabili in dieci anni) e le esenzioni Irpef per redditi agrari e dominicali, mantenendo così la continuità delle agevolazioni per le famiglie e il comparto agricolo. Per gli affitti brevi la cedolare secca resta al 21% solo per la prima casa (incluso chi utilizza le piattaforme per le locazioni come Airbnb e Booking) e sale al 26% dalla seconda. Dalla terza casa concessa diventa reddito d'impresa.

Più aiuti per 4 miliardi

Per le famiglie ci sono circa 4 miliardi di euro. Potenziato il bonus mamme lavoratrici con due figli con redditi sotto i 40mila euro: che sale da 40 a 60 euro al mese. Prima casa fuori dall'Isee fino a 91.500 euro (120mila euro nelle grandi aree metropolitane) con benefici fino a 170 euro al mese. Rifinanziata con 500 milioni la carta «Dedicata a te». C'è il bonus fino a 1.500 euro e libri scolastici per le famiglie con Isee fino a 30mila euro che scelgono le scuole paritarie (medie e biennio delle superiori). Aiuto sulla casa per i papà separati.

Confermato l'Ape sociale

Aumento di un mese dei requisiti per andare in pensione dal 2027 e di altri due dal 2028 (esclusi i lavoratori impiegati in attività gravose o usuranti), proroga fino alla fine del 2026 dell'Ape sociale (assegno ponte fino a 1.500 euro al mese per disoccupati, caregiver, invalidi e altre categorie fragili) e del bonus Giorgetti per chi, raggiunti i requisiti per la pensione anticipata, resta al lavoro (aumento netto in busta paga di circa il 10%). Stop, invece, a Quota 103, a Opzione Donna e al cumulo della previdenza integrativa con i contributi per le uscite anticipate.

Potenziato il Fondo

Agli incrementi già previsti di oltre 5 miliardi si aggiungono 2,4 miliardi per il 2026 e 2,6 miliardi annui per il 2027 e il 2028. Le risorse serviranno per nuove assunzioni, migliorare i trattamenti del personale sanitario e potenziare i servizi territoriali. In particolare, alla prevenzione andranno 238 milioni di euro. Il finanziamento alle tariffe per le prestazioni ospedaliere resta di un miliardo nel 2026 e salirà fino a 1,35 miliardi. Più risorse per le indennità del personale Ssn (412 milioni l'anno) e per le farmacie dei servizi (50 milioni).

Investimenti da 3,5 miliardi

Reinserite le misure da 3,5 miliardi di euro per le imprese. Confermati i fondi per Transizione 5.0 e per la Zes unica. Nel pacchetto del governo è rientrato anche lo stanziamento di 1,3 miliardi per Transizione 4.0, i cui fondi erano andati subito esauriti. Oltre mezzo miliardo in più è per il credito d'imposta per la Zes unica, e aumentano le aliquote della Zes unica per agricoltura, pesca e acquacoltura. Nei fondi rientrano anche quelli per il caro materiali, molto attesi dalle imprese. C'è inoltre l'iper-ammortamento triennale fino al 2028 degli investimenti per i beni di produzione.

L'Italia diventa più sicura

Un emendamento approvato in commissione Bilancio affida al governo lo «sviluppo delle capacità industriali della difesa». Questi progetti, qualificati come di interesse strategico, hanno come scopo il rafforzamento dell'industria bellica. Il Dpb prevede 12 miliardi di spesa per il comparto che potranno essere attinti sia attraverso l'emissione di Btp o con il ricorso ai prestiti Safe della Commissione Ue. In ogni caso, il discorso è rinviato all'uscita dell'Italia dalla procedura di infrazione, attesa per la prossima primavera. Coinvolti i big nazionali Leonardo e Fincantieri.

Un contributo al Paese

Il contributo di banche e assicurazioni vale circa 12 miliardi in tre anni. La misura si basa su un prelievo volontario delle riserve. Il contributo sarà pari al 27,5% delle riserve liberate e salirà nel biennio successivo per raggiungere il 40% previsto dal dl Asset nel 2029. Un'altra parte è garantita dall'aumento di 2 punti dell'Irap (banche da 4,65% a 6,65%, assicurazioni da 5,9% a 7,9%) per un gettito stimato in 900 milioni. Previsto un nuovo regime per quanto riguarda la deducibilità delle perdite su crediti. Sulle assicurazioni anche un acconto di 1,3 miliardi nel 2026 sulla quota Ssn dell'Rc Auto.

Su la Tobin tax. Sigarette più alte

Una buona parte delle risorse della manovra arriva dai risparmi di spesa dei ministeri (8 miliardi), dalla rimodulazione delle spese del Pnrr (5 miliardi nel '26) e, come detto, da banche e assicurazioni (circa 5 miliardi l'anno prossimo).

Altro gettito proverrà da nuove imposte come il contributo di 2 euro sulle spedizioni di pacchi extra-Ue e il raddoppio della Tobin tax sulle transazioni finanziarie. Previsto un progressivo incremento delle accise sui tabacchi (che porterà a un incremento di 60 cent a pacchetto in tre anni). Previsto un allineamento delle accise tra gasolio e benzina.

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