Fine vita, il governo impugna la legge della Regione Toscana

La decisione era nell'aria dopo la scelta del governatore Eugenio Giani dello scorso marzo

Fine vita, il governo impugna la legge della Regione Toscana
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Il Consiglio dei ministri, riunito oggi pomeriggio a Palazzo Chigi, ha deciso di impugnare la legge della Regione Toscana sul fine vita. La decisione era nell'aria dopo la scelta del governatore Eugenio Giani dello scorso marzo di fare una norma regionale in attuazione della sentenza della Corte Costituzionale n. 242 del 2019, che secondo gli esperti ha indicato la necessità di colmare un vuoto legislativo in materia di suicidio medicalmente assistito, sancendone il diritto.
"Come Presidente della Regione Toscana sono profondamente deluso per questa decisione - dice Giani - la nostra legge è un atto di responsabilità istituzionale e di rispetto verso le persone che affrontano sofferenze insopportabili.
Più volte la stessa Consulta ha sollecitato il Parlamento a legiferare sul fine vita, questione etica su cui le sensibilità nelle coalizioni sono molteplici.


Durissimo il segretario di +Europa Riccardo Magi, secondo cui l'impugnazione è uno schiaffo al federalismo predicato da Matteo Salvini: "La Lega volta le spalle alla sua storia e si schiera per il centralismo bigotto dello Stato, mentre il governo fa propaganda sulle persone perseguitandole fin dentro il letto di morte". Forza Italia annuncia una proposta di legge ma su queste questioni non c'è unanimità in nessuno schieramento.

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