Nato, Ucraina e Libano: l'informativa del ministro Crosetto alla Camera

Il titolare della Difesa ha reso conto del vertice dell'Alleanza a Washington, toccando sia la questione della guerra in Ucraina, sia varie tematiche interne al Patto atlantico. Spazio anche per la situazione in Libano, definita "molto pericolosa"

Nato, Ucraina e Libano: l'informativa del ministro Crosetto alla Camera
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Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha parlato alla Camera dei Deputati giovedì 1° agosto, nell'ambito dell’informativa del governo sull’esito del vertice Nato tenutosi a luglio a Washington. “Gli alleati sono stati accomunati dal riconoscimento della resistenza dell'Ucraina, dal crescente e solido sostegno a Kiev, dalla condanna dell'aggressione russa e dall'affermazione di un irreversibile percorso che condurrà l'Ucraina a una graduale adesione all'Alleanza”, ha affermato il titolare del dicastero, riprendendo quanto detto nel documento conclusivo della riunione dei capi di Stato e di governo dei Paesi del Patto atlantico.

Il ministro ha ricordato che l’Italia sta contribuendo in modo concreto alla difesa di Kiev con la donazione di strumenti militari, sottolineando che essi non hanno lo scopo di attaccoe voglio ribadirlo per l’ennesima volta, di certo non sul suolo russo”. Nel suo intervento, Crosetto ha anche aggiunto che, durante il vertice Nato, è stata data particolare attenzione al rafforzamento della capacità di difesa aerea del Paese invaso, ritenuta fondamentale per la protezione dei civili e delle infrastrutture strategiche.

Per quanto riguarda le questioni interne all’Alleanza, il ministro ha affermato di essere rimasto “particolarmente perplesso” dalla nomina di Javier Colomina a inviato speciale per il fronte Sud da parte del segretario generale uscente Jens Stoltenberg che, secondo Crosetto, “ha di fatto svuotato l’obiettivo politico che si voleva perseguire”. “La nomina di un rappresentante speciale della Nato è un riconoscimento e un chiaro successo dell'impegno sostenuto in questi anni”, ha affermato il ministro. “Ma le aspettative italiane erano più alte dei risultati ottenuti: noi avremmo voluto una missione permanente capace di promuovere una cooperazione strutturata con quei Paesi e di porre le basi da parte Nato per un dialogo politico con i Paesi dell'area”.

Nel corso del suo intervento, Crosetto ha anche ricordato la sempre maggior importanza dell’Alleanza atlantica per la sicurezza dell’Italia, resa ancora più evidente dalle crisi degli ultimi anni e dalla presa di coscienza del fatto che non vi è un “sistema globale di pace perpetua” assicurato dal libero commercio, dalla convivenza tra nazioni e dai diritti sanciti. Il ministro ha però affermato che, allo stato attuale, l'industria della difesa transatlantica non è in grado di soddisfare l’esigenza di ammodernamento e ampliamento degli arsenali. Un tema, questo, collegato all’obiettivo del 2% del Pil destinato alle spese per la difesa che, secondo quanto riferito da Crosetto, l’Italia ha assicurato che raggiungerà entro il 2028 tramite un processo graduale e sostenibile.

Il ministro ha parlato anche della situazione in Libano, definendola “delicata e potenzialmente molto pericolosa” dopo l’attacco degli Hezbollah nelle alture del Golan, che ha causato la morte di 12 bambini e adolescenti. “Sono convinto che la nostra presenza e quella di Unifil sia in questo momento l'unico elemento che può portare stabilità ed evitare una ulteriore escalation. La presenza di 10mila soldati che appartengono all'Onu può essere uno degli elementi che consente che non parta uno scontro diretto, può essere un elemento di pacificazione”, ha affermato Crosetto, spiegando di aver contattato i suoi omologhi libanese e israeliano per far sì che venga rispettata l’integrità della missione delle Nazioni Unite. Il ministro della Difesa ha anche sottolineato che i rischi per i nostri militari non sono aumentati rispetto ai mesi scorsi, poiché essi non sono un bersaglio diretto, ma ha ammesso che potrebbero rimanere incidentalmente coinvolti negli scontri tra le Idf e i terroristi del Partito di Dio e di essere dunque al lavoro per evitare questa eventualità.

Infine, il ministro Crosetto ha espresso il suo apprezzamento per l’approvazione dell’emendamento volto a estendere alle forze armate gli interventi migliorativi in tema di tutela legale recentemente approvati per la polizia, nell'ambito dell'esame del disegno di legge in materia di sicurezza pubblica.

Rappresenta un chiaro segnale del rispetto e della considerazione che le istituzioni riservano a chi si impegna con dedizione e sacrificio per garantire la sicurezza e la difesa del nostro Paese”, ha affermato.

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