Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri, non ha dubbi su quale debba essere, e sarà, l'orientamento del governo italiano nella guerra in Israele in relazione ai fondi: "Neanche un euro deve finire indirettamente nelle mani di Hamas, nelle mani di coloro che pur non essendo Hamas fanno il suo gioco facendo propaganda che punta a colpire un popolo e una civiltà, a chi fa propaganda anti-ebraica in Palestina".
L'intervento del vicepremier si è svolto durante la manifestazione organizzata a Roma dal quotidiano Il foglio, una fiaccolata a supporto di Israele che ha visto alternarsi sul palco gli interventi di diverse personalità di spicco della politica e della cultura italiana. "Non sono qui per caso. Poco fa c'è stato l'ultimo voto in parlamento, tutti hanno condannato senza esitazione la vile aggressione contro cittadini inermi, contro ebrei inermi, giovani, donne bambini. Una condanna inequivocabile che ha seguito la condanna del governo, dello Stato italiano", ha proseguito Tajani, sottolineando che l'intero arco parlamentare è arrivato a una conclusione univoca: "Tutti abbiamo detto che c'è un solo responsabile di quello che accade e questo responsabile è Hamas".
Durante il suo intervento, il vicepremier non ha potuto evitare di ricordare l'impegno di Silvio Berlusconi nella costruzione di rapporti di amicizia con Israele: "C'era un signore che da lassù guardava con amore il popolo di Israele e ha permesso all'Italia di essere amico del popolo di Israele". L'Italia si schiera senza esitazione al fianco dello Stato di Israele in questa guerra che lo vede contrapposto ai terroristi di Hamas: "Chi va a prendere la gente che dorme casa per casa, che offende nella maniera più volgare soldati morti, è un vigliacco. Noi non mancheremo di continuare a sostenere il diritto di Israele a essere sulla carta geografica. Unica vera democrazia del Medio Oriente. L'Italia è al fianco di Israele e si batte perché possa essere libero dal terrorismo e dalla violenza. La giustizia prevarrà".
Domani, Tajani sarà in Egitto e sarà una visita importante proprio in chiave della guerra che si è intensificata in Medio Oriente: "Un altro impegno che abbiamo preso è quello di fare tutto il possibile
per liberare gli ostaggi che stanno a Gaza. Domani andrò a parlare con Egitto per vedere come aprire un canale umanitario. Non sarà facile ma noi ce la metteremo tutta per salvare queste persone"-- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.