
È un fatto che la sinistra italiana, ormai da tempo immemore, cerchi di disarcionare il governo in carica andando per vie giudiziarie. Ogni azione intrapresa cercano di farla passare attraverso i vari tribunali. Un esempio su tutti il patto Italia-Albania, modello per mezza Europa al punto di essere la base per il nuovo regolamento dell'Unione europea che entrerà in vigore entro pochi mesi, che la sinistra italiana vede come fumo negli occhi. Ma di esempi ce ne sono innumerevoli e ora anche il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha espresso scetticismo in merito a questo atteggiamento.
"Leggo che alcuni esponenti della sinistra - come Bonelli, Fratoianni e compagnia - vorrebbero segnalare il Governo italiano alla Corte Penale Internazionale. Gli stessi che, giusto qualche tempo fa, chiedevano a Bruxelles di aprire una procedura di infrazione contro l'Italia. Ora puntano addirittura a un processo internazionale, tirando in ballo il dramma umanitario a Gaza in modo del tutto strumentale, come se perfino questo fosse colpa nostra", ha scritto il premier in un post su Facebook. Per Meloni, alla luce di quanto sta accadendo e di come su sta comportando l'opposizione, "tre cose sono ormai chiare a tutti: la prima è che, non riuscendo a batterci in patria, la sinistra cerca sempre il soccorso esterno. La seconda è che dell'immagine dell'Italia e della sua reputazione nel mondo, a loro, non importa assolutamente nulla. La terza è che ormai hanno un'unica strategia e speranza: provare a liberarsi degli avversari per via giudiziaria, perché alla via democratica hanno rinunciato da un pezzo. Non riusciranno".
Il riferimento di Meloni è a quanto annunciato poche ore fa da Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni durante una conferenza stampa per annunciare la denuncia alla Cpi contro il governo italiano per "complicità sui crimini internazionali commessi a Gaza". L'obiettivo? "Portare il governo a fare ciò che non ha fatto fino a oggi: rompere accordo militare, dire sì alle sanzioni e che ci sia giustizia rispetto a una stragrande maggioranza degli italiani che vedono un governo che non fa quello che deve", ha detto Bonelli. Il che significa perseguire un fine politico attraverso uno strumento giudiziario. Ma se la maggioranza degli italiani, come dice Bonelli, vede il governo fare quello che non deve, il consenso di Meloni sono sarebbe aumentato dal 2022, anno delle elezioni, a oggi.
Nel frattempo, l'Anm continua ad attaccare il governo e il presidente del Cosiglio sul caso Almasri. L'ultimo in ordine di tempo è Rocco Maruotti, pm e segretario generale dell'Anm, che in un'intervista al Corriere della sera, facendo riferimento a quanto detto da Meloni, dichiara che "forse si potrebbe obiettare che l'invasione di campo, in questo caso, sia da parte della politica, perché" il premier dice che "i ministri hanno rispettato la legge, valutazione che compete all'autorità giudiziaria".
Facendosi forza delle bordate dell'Anm contro il governo degli ultimi giorni, a distanza di tempo anche Elly Schlein ha deciso di dire la sua dalle pagine del Domani attaccando frontalmente Meloni: "Insinuare che i giudici agiscano non a tutela della legge ma per un disegno politico è un atteggiamento eversivo. E non è la prima volta"